L’impatto con la barriera corallina e l’inabissamento in 5 minuti: cosa è successo alla Sea Story
C'è anche una cittadina belga con la doppia cittadinanza italiana tra i sopravvissuti del naufragio della Sea Story, la nave affondata al largo della costa di Marsa Alam, nel Mar Rosso, intorno alle 5.30 del mattino di lunedì 25 novembre. Le persone tratte in salvo sono in totale 31, mentre si contano ancora 9 dispersi. Le vittime accertate sono 4.
Sull'imbarcazione c'erano 44 persone, perlopiù turisti, provenienti da diverse nazioni: 13 egiziani (in gran parte membri dell'equipaggio), poi passeggeri da Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Polonia, Belgio, Svizzera, Finlandia, Cina, Slovacchia, Spagna e Irlanda.
Cosa è successo alla nave Sea Story
La nave era salpata il giorno precedente per una crociera dedicata agli appassionati di immersioni subacquee, prevista per durare alcuni giorni. Aveva passato gli ultimi controlli nel mese di marzo.
Secondo una fonte sentita dall'Ansa, che ha preferito restare anonima, la Sea Story "era una barca che andava a fare delle immersioni in diverse zone del sud del Mar Rosso, partendo da Port Ghalib, di fronte all'aeroporto di Marsa Alam. Sono partiti da lì, si sono fermati in tre posti per fare dello snorkeling", ma, "a causa del forte vento che c'è in questi giorni, purtroppo c'è stato un incidente" e "la barca è andata a urtare una barriera corallina".
Stando alle autorità locali, domenica l'area era stata interdetta alla navigazione marittima a causa del maltempo: erano state segnalate onde alte 3-4 metri e venti fino a 34 nodi (circa 60 km/h). Un membro dell'equipaggio sopravvissuto ha dichiarato che l'imbarcazione è stata "colpita nel cuore della notte da un'onda che l'ha ribaltata su un lato". Si sarebbe affondata rapidamente, in circa 5-7 minuti, finendo per trasformarsi in una trappola mortale per le persone a bordo.
Chi è l'italiana (con cittadinanza belga) a bordo
Per quanto riguarda l'italiana a bordo, fonti informate spiegano che il Belgio, sin dall'inizio della vicenda, l'ha considerata una propria cittadina e ha richiesto di gestire la situazione come tale. Il console italiano al Cairo, tuttavia, ha collaborato con i colleghi belgi sul posto, precisano le stesse fonti.
Proprio la nostra ambasciata nella capitale egiziana ha offerto al Belgio l'aiuto del console onorario a Hurghada, in raccordo con il Ministero degli Affari Esteri (la Farnesina).
Secondo la Farnesina non risultano altri italiani coinvolti nella sciagura.
Terzo incidente di questo tipo in pochi mesi nel Mar Rosso
Con le sue acque limpide e la straordinaria biodiversità, il Mar Rosso è una destinazione turistica di grande fascino. Il turismo, settore fondamentale per l'Egitto, dà lavoro a circa due milioni di persone e rappresenta oltre il 10% del PIL.
Quello avvenuto lunedì è il terzo incidente verificatosi nella zona: lo scorso giugno un'altra imbarcazione turistica era affondata a causa del maltempo, senza però causare vittime. Solo qualche settimana fa, 30 persone erano state salvate da un'imbarcazione in affondamento vicino al celebre reef di Deadalus.