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Licenziato dopo 20 anni perché Down, l’azienda fa dietrofront, ma Dennis non ci sta: “Vado in pensione”

Era stato licenziato perché affetto da sindrome di Down. Ora i dirigenti di “Wendy’s” hanno fatto dietrofront sulla decisione, ma Dennis ha fatto sapere di voler andare in pensione.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Dennis Peak, 51enne affetto dalla Sindrome di Down residente a Mount Holly nella Carolina del Nord, aveva lavorato in quel fast food per più di 20 anni. Nel ristorante della catena statunitense Wendy's di Stanley, era diventato una sorta d'istituzione: il suo volto lo conoscevano tutti, in zona, e la sua condizione di disabilità non era mai stata un problema.

Nei giorni scorsi però un fulmine a ciel sereno ha interrotto bruscamente la sua tranquillità: l'uomo è stato licenziato senza preavviso dalla compagnia perché "non era considerato abbastanza normale da svolgere i compiti richiesti". Una decisione che scatenato non poche polemiche tanto che l'azienda ha immediatamente fatto dietrofront facendo sapere alla famiglia di Dennis che la lettera di licenziamento era stata inviata per "errore".

A quel punto però la sorella di Peek ha fatto sapere che il fratello ha deciso di rinunciare alla proposta e che sono già in corso i preparativi per la sua festa di pensionamento. Si terrà il prossimo 5 novembre in parco della città di Stanley. L'amministrazione comunale si è offerta di contribuire all'organizzazione dell'evento.

La vicenda delle scorsa settimana: "boicottiamo Wendy's"

La lettera di licenziamento era stata ricevuta dalla sorella del dipendente, Cona Young Turner, che aveva raccontato la vicenda con rabbia e incredulità lo scorso 5 ottobre tramite un post su Facebook.

Il messaggio della donna ha scatenato l'indignazione degli utenti, diventando presto virale in rete. Molti iscritti alla piattaforma hanno inondato la bacheca Facebook di Turner di messaggi di appoggio al fratello. Ne era scaturita anche una pioggia di feroci polemiche nei confronti della direzione del ristorante. Non sono mancati poi insulti ed inviti al boicottaggio della catena. Gli stessi follower della donna le avevano anche consigliato di intentare una causa milionaria contro la multinazionale di fast food.

La storia di Peek ha suscitato scalpore nell'opinione pubblica, catturando anche l'attenzione dei media statunitensi. La direzione di Wendy's, preoccupata di un possibile danno di immagine nei suoi confronti, ha provato dunque a fare retromarcia.

Il dietrofront dell'azienda ma Peek ha già deciso: festeggerà il pensionamento

Come riportato dall'emittente locale WSOC-TV, il personale del Carolina Restaurant Group – proprietario della sede locale di Wendy's – avrebbe contattato nuovamente la sorella dell'ex dipendente via telefono, scusandosi per l'accaduto e riconducendo il licenziamento di Peek a una "falla nel protocollo".

Nel corso della stessa telefonata, l'azienda aveva anche proposto a Peek il reintegro nello staff del ristorante e si era offerta di coprire le spese per la sua futura festa di addio. "Abbiamo a cuore Dennis, siamo in contatto con la famiglia e non vediamo l’ora di riaverlo con noi", avrebbe detto il Carolina Restaurant Group in un comunicato inoltrato in seguito riguardo alla conversazione telefonica avuta con Turner.

"Il mio cuore è sopraffatto dal supporto che tutti voi avete dato a me e mio fratello. Grazie mille a tutti", aveva poi scritto Turner in un aggiornamento al suo post di denuncia, informando i follower della proposta di reintegro del fratello da parte di Wendy's. Ma Dennis ha risposto "no grazie": da quanto si apprende nel terzo e ultimo aggiornamento al post virale, Turner ha annunciato la decisione del fratello di andare comunque in pensione e che stavano già pensando ai preparativi per celebrare il suo ritiro.

La festa di pensionamento di Dennis si terrà il prossimo 5 novembre ad Harper Park, un parco pubblico della città di Stanley, come annunciato dalla sorella tramite Facebook. "Dennis e la sorella hanno accettato volentieri la nostra proposta di organizzare la festa. Siamo onorati e entusiasti di poter aiutare", ha dichiarato alla CNN Tug Deason, portavoce del sindaco Gary Weisenberger.

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