Licenziato dalla Disney, cambia i menù dei ristoranti del parco scrivendo volgarità: condannato al carcere

Dietro le quinte incantate della Disney, dove ogni dettaglio è studiato per alimentare la magia, si è consumata una vicenda degna di un film thriller. Un ex dipendente, Michael Scheuer, è stato condannato a tre anni di carcere per aver violato i server interni della compagnia, alterando i menù dei ristoranti con informazioni fuorvianti, linguaggio osceno e modifiche che avrebbero potuto mettere in serio pericolo la salute dei visitatori del celebre parco dei divertimenti di Orlando, in Florida.
Scheuer, ex responsabile della produzione dei menù nei parchi e resort Disney, è stato giudicato colpevole di frode informatica e furto aggravato d’identità. Oltre alla pena detentiva, dovrà pagare quasi 690.000 dollari di risarcimento, gran parte dei quali destinati proprio all’azienda che aveva contribuito a servire… fino a quando il suo operato non è diventato un sabotaggio deliberato.
Secondo gli atti del tribunale federale, tutto ha avuto inizio dopo il suo licenziamento avvenuto nel giugno scorso per gravi motivi disciplinari. Ma l'ormai ex dipendente non ha accettato quella decisione e ha deciso di vendicarsi nel modo più subdolo e pericoloso: sfruttando l’accesso privilegiato che aveva avuto in passato ai sistemi interni Disney, ha cominciato a colpire da remoto, manomettendo i menù dei ristoranti in modo sistematico e devastante.
Le sue azioni non si sono limitate a qualche parola fuori posto. Ha modificato i prezzi, inserito volgarità e parolacce nei testi e soprattutto ha falsificato le informazioni sugli allergeni, indicando come privi di arachidi alcuni piatti che invece le contenevano. Un gesto folle, potenzialmente letale per chi soffre di allergie alimentari. "Un attacco alla sicurezza pubblica", lo hanno definito i pubblici ministeri nel documento d’accusa.
Non solo. In un gesto particolarmente eclatante, Scheuer ha trasformato i caratteri testuali dei menù in simboli del set "Wingdings", rendendo di fatto illeggibili tutti i contenuti. La modifica ha mandato in tilt il sistema “Menu Creator”, obbligando Disney a bloccare l’intera applicazione e ricorrere a backup per ripristinare il normale funzionamento.
Ma l’escalation di Scheuer non si è fermata qui. Ha anche cancellato o reso inaccessibili gli account di almeno 14 dipendenti del parco suoi colleghi, usando bot automatici per tentare più di 100.000 accessi con password errate. Il risultato: account inutilizzabili, personale bloccato e una rete interna compromessa.
In un altro gesto tanto inquietante quanto simbolico, Scheuer ha sostituito le informazioni sui vini nei menù con nomi di località recentemente colpite da sparatorie di massa. Un atto disturbante, carico di cinismo e rabbia, che ha lasciato sgomenti anche gli investigatori. L'uomo però ora si dice "profondamente pentito e si scusa con i suoi ex colleghi", ha assicurato il suo avvocato, David Haas.
Disney, da parte sua, ha comunque rimosso tutti i menù modificati prima che arrivassero nei ristoranti, evitando conseguenze dirette per i clienti. Ad ogni dmoo, la compagnia non ha rilasciato commenti ufficiali sull’accaduto.
Resta il fatto che un singolo individuo, armato di competenze tecniche e rancore, è riuscito a infiltrarsi nel cuore operativo di una delle più importanti multinazionali al mondo, intaccando non solo la sua infrastruttura digitale ma anche la fiducia che milioni di persone ripongono ogni giorno nella sicurezza di un’esperienza che dovrebbe essere sinonimo di spensieratezza.