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Libia, un missile sfiora una nave italiana. E il governo di Tripoli rivendica l’attacco

Ieri un missile proveniente dalla Libia ha mancato di 2 Km una fregata della Marina militare italiana. E oggi il governo di Tripoli è uscito allo scoperto.
A cura di Alfonso Biondi
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Bersagliere

Mercoledì 3 agosto, 10.40 ora italiana: un missile proveniente dalla Libia "sfiora" la fregata "Bersagliere" della Marina militare italiana e si spegne in acqua a 2 Km dalla nave. Il missile viene notato prima dal radar e poi anche dall'equipaggio che, a scopo precauzionale, decide di allontanarsi. Al momento dell'attacco la "Bersagliere", a bordo della quale c'erano 185 uomini, stazionava a una quindicina di Km dalle  coste libiche.

Il capitano Gennaro Falcone ricostruisce quei momenti: "era in corso un pattugliamento a 10 miglia dalla costa, nelle acque antistanti l'area di Zlitan (160 Km a est di Tripoli), quando abbiamo avvistato quello che poteva essere un missile o un razzo che ha defilato a poppa a circa 2.000 metri. E' stata avvistata una traccia radar poi abbiamo visto il bersaglio ad occhio nudo".

Era la giornata di ieri e il Ministro della Difesa Ignazio La Russa aveva subito tranquillizzato tutti, parlando di un "fatto episodico", frutto della frustrazione del regime di Gheddafi: "E' assolutamente uno sbaglio pensare che l'Italia fosse l'obiettivo, perché anche un bambino non commetterebbe con nessun tipo di arma un errore di 2 chilometri"- aveva dichiarato il Ministro. La Russa aveva poi spiegato che "un missile sarebbe dovuto essere guidato da un radar che Gheddafi, sempre che ne abbia ancora disponibilità, non può accendere perché un minuto dopo sarebbero distrutti. Al massimo poteva essere un razzo". Insomma gli allarmismi sarebbero stati ingiustificati e l'accaduto sarebbe da classificare come "mera propaganda".

Oggi, invece, arriva la versione del regime libico che ha rivendicato l'attacco di ieri. Mussa Ibrahim, portavoce del governo libico, ha dichiarato che il missile era stato lanciato proprio per colpire la "Bersagliere". "Abbiamo sorprendenti capacità che non abbiamo ritenuto necessario usare. Il nostro esercito è ancora molto forte. Non abbiamo ancora usato la nostra vera potenza militare"- ha affermato il portavoce. Dovremmo quindi aspettarci altri attacchi alle nostre navi? Adesso si attende la replica di La Russa.

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