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Libia, ucciso in un agguato Mohamed Eshtewi, sindaco di Misurata

L’uomo è stato rapito mentre viaggiava in auto insieme al fratello, poi ucciso a colpi di arma da fuoco.
A cura di Davide Falcioni
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Mohamed Eshtewi, sindaco di Misurata – una delle principali città della Libia – è stato ucciso in seguito a un agguato. A renderlo noto è stato il Lybia Herald. Eshtewi sarebbe stato sequestrato ieri sera, mentre stava rientrando da Istanbul con una delegazione di funzionari locali. Il politico libico era insieme a suo fratello quando l'automobile su cui viaggiavano è stata assaltata ad un semaforo, lungo la strada dell'aeroporto. Fonti ospedaliere hanno spiegato che sul suo corpo c'erano diverse ferite da arma da fuoco e che sarebbero state quelle a causare il decesso. Il fratello del sindaco, anche lui rimasto coinvolto nell'agguato, versa in condizioni gravi ma stabili. Gli assassini non sono stati ancora individuati ma, rileva sempre il Libya Herald, i sospetti sono indirizzati verso le milizie islamiste della città (la terza della Libia), che in svariate occasioni hanno chiesto a Eshtewi di dimettersi, rimproverandogli il sostegno al governo di unità nazionale di base a Tripoli. Un funzionario locale coperto da anonimato, invece, ha suggerito che i responsabili potrebbero essere i sostenitori di Gheddafi o dell'uomo forte della Cirenaica, il generale Khalifa Haftar, oppure l'Isis, rilevando che tutti e tre avrebbero tratto beneficio dalla sua morte.

Una fonte diplomatica europea ha fatto notare che Eshtewi è stato assassinato il 17 dicembre, data che da settimane il generale Haftar indicava come il giorno in cui sarebbero scaduti gli accordi politici di Shkirat, giorno in cui il presidente Serraj non avrebbe avuto più nessuna legittimità. "Nella strategia della tensione che è andata crescendo in questi giorni questo omicidio politico è utile proprio a questo, ad accrescere ancora il livello della tensione, a far saltare il possibile dialogo politico”, hanno dichiarato a Repubblica fonti europee.

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