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Libia, sì al governo di unità nazionale: 40 giorni per formarlo

“C’è un piano Onu per far tornare un governo di unità nazionale a Tripoli entro 40 giorni” Lo ha detto il segretario di stato Usa John Kerry al termine della conferenza di Roma sulla Libia tenutasi alla Farnesina per trovare un accordo alla formazione di un esecutivo fra i parlamenti di Tobruk e di Tripoli.
A cura di B. C.
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40 giorni di tempo la formazione di un governo di unità nazionale in Libia. E’ l’accordo politico che si spera sarà firmato mercoledì in Marocco, dopo la conferenza di Roma svoltasi ieri alla Farnesina per dare impulso alla formazione di un esecutivo fra i parlamenti di Tobruk e di Tripoli, di fronte all'avanzata dell'Isis. Alla fine il documento ha dato il “pieno sostegno” da parte dei 17 stati e delle 4 organizzazioni internazionali presenti ieri nella Capitaleper il summit sul paese nordafricano, oltre che da Onu, UE, Ua e Lega Araba. “Impressionante vedere il ministro del Qatar assieme a quello dell’Egitto, il turco a fianco del saudita”, commenta una fonte diplomatica che ha partecipato ai lavori.

Governo di unità nazionale per la Libia

"Accogliamo con soddisfazione l'annuncio che i membri del dialogo politico libico firmeranno l'accordo a Skhirat il 16 dicembre", si legge nella nota. "Incoraggiamo tutti gli attori politici a firmare l'accordo finale di dicembre e invitiamo tutti i libici sostenere uniti l'accordo". Era la prima volta che i ministri degli Esteri del P5+5 (ovvero i 5 del Consiglio di sicurezza Onu più Italia, Germania, Spagna Onu e Ue) incontravano i rappresentanti libici. I partecipanti alla riunione hanno anche confermato l'impegno “a sostegno della sovranità, dell'integrità territoriale, della coesione sociale della Libia e nel respingere qualsiasi interferenza straniera”. "Esprimiamo la nostra determinazione a lavorare insieme con il governo di unità nazionale per sconfiggere gli affiliati dell'Isis in Libia e a eliminare la minaccia che pongono alla Libia stessa e alla comunità internazionale", si sottolinea nella dichiarazione finale. Sull’accordo, però, hanno pesato in maniera significativa le parole dell’inviato speciale Onu, Martin Kobler: “Il nostro messaggio a chi si oppone all’accordo è che dobbiamo dimenticare le divergenze del passato e guardare avanti, perché il popolo libico vuole un governo di unità nazionale” ha deto durante la conferenza stampa.

17 paesi e 4 organizzazioni firmano accordo

Il documento è stato firmato da 17 Paesi: Algeria, Arabia Saudita, Cina, Egitto, Emirati arabi uniti, Francia, Italia, Germania, Giordania, Marocco, Russia, Qatar, Regno unito, Spagna, Stati uniti, Tunisia, Turchia. Hanno siglato il testo quattro organizzazioni internazionali: Unione europea, Nazioni unite, Lega araba, Unione africana. Mosca era rappresentata da Gennadiy Gatilov, vice ministro degli Esteri, mentre da Parigi è giunto Harlem Désir, segretario di Stato per gli affari europei. La Germania ha inviato Frank-Walter Steinmeier, ministro degli Esteri, e l'Unione europea Federica Mogherini, alto rappresentante per la politica estera

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