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Libia: scontri a Bani Walid. Codice Rosso per Gheddafi (VIDEO)

Nella notte ci sono stati ulteriori scontri tra i lealisti di Gheddafi e i membri del CNT nella città di Bani Walid, il cui ultimatum per la resa scade domani. Nel frattempo è stato emesso un mandato di arresto internazionale nei confronti di Mu’ammar Gheddafi, suo figlio Saif Al-Islam e Abdullah Al-Senussi.
A cura di Simona Saviano
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Nuovi scontri a Bani Walid

Nella giornata che precede la scadenza dell'ultimatum per la resa della città ci sono stati degli scontri tra i lealisti e i combattenti del CNT

Ribelli a Bani Walid

I nuovi attacchi dei lealisti arrivano il giorno che precede la scadenza dell'ultimatum per la città di Bani Walid; nella notte le truppe fedeli all'ex rais hanno attaccato le forze del CNT con missili e colpi di mortaio. I ribelli hanno risposto con munizioni e colpi di artiglieria. Uno dei comandanti degli insorti presente a Bani Walid ha affermato di essere pronto ad attaccare la città nella giornata di domani.

Oggi l'Interpol ha emesso un mandato di arresto internazionale per Mu'ammar Gheddafi, suo figlio Saif Al Islam e Abdullah Al-Senussi, capo dei servizi segreti del regime del colonnello. L'organizzazione internazionale della polizia criminale ha emesso la Red Notice, provvedimento di allerta globale che permette all'Interpol di collaborare con le forze dell'ordine dei singoli paesi nella ricerca dell'ex rais, di suo figlio e dell'ex capo dell‘intelligence libica.

Interpol chiede il mandato di arresto internazionale per Gheddafi e familiari

Il procuratore del Tribunale Penale Internazionale ha emesso una Red Notice nei confronti dell'ex rais Gheddafi, del figlio e l'ex capo dell'intelligence militare libica

L'ordine d'arresto è un "Codice rosso" lanciato per crimini contro l'umanità (tra i quali omicidio e persecuzione) su richiesta del procuratore capo della Corte Penale Internazionale dell'Aja Luis Moreno-Ocampo. Il mandato di arresto internazionale è stato comunicato a tutti i 178 paesi membri; la misura limiterà la possibilità dei tre uomini di attraversare i confini internazionali.

Mahmoud Jibril

Intanto, il primo ministro del CNT Mahmoud Jibril afferma che "la Libia non è ancora liberata fino a quando non cadranno le roccaforti di Gheddafi, il quale, però, appartiene al passato del paese". Jibril ha criticato i leader di Bani Walid per la mancanza di iniziativa nel processo di pace e unione del popolo libico. Lo stesso capo del CNT ha lasciato intendere che potrebbe dimettersi se le divisioni all'interno del CNT dovessero prendere il sopravvento:

"qualcuno ha tentato di iniziare un gioco politico prima di aver trovato un terreno comune sulle (stesse) regole (del gioco). Se dovessimo scoprire che non abbiamo punti in comune, allora mi ritirerò'".

CREATA UNITA' PER STANARE IL RAIS – I ribelli libici hanno creato un'unità speciale (di circa 200 uomini) incaricata di trovare il nascondiglio del colonnello Gheddafi. I membri del CNT hanno anche creato un'unità che si occuperebbe esclusivamente di intercettare telefonicamente i lealisti dell'ex leader. Secondo i portavoce del CNT i ribelli avrebbero già individuato Gheddafi, la cui cattura sarebbe solo una questione di tempo. Nel frattempo il Primo Ministro nigeriano Brigi Rafini, durante un incontro con il Presidente del Burkina Faso Blaise Compaoré, ha smentito le voci che vorrebbero Gheddafi in Niger o in Burkina Faso, confermando l'ultimo messaggio audio dell'ex rais.

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