Libia, mentre continuano gli scontri a Tripoli ricompare uno dei figli di Gheddafi, Saif al Islam
Riappare Saif al Islam
Dopo le voci di un suo arresto il figlio di Gheddafi riappare tra i suoi fedelissimi
La situazione in Libia sembra ancora piuttosto confusa, dopo l’attacco dei ribelli al cuore di Tripoli, questa notte forti scontri e boati si sono sentiti nei vari quartieri della capitale libica. Come confermato da entrambi gli schieramenti, ancora un 20% di Tripoli è in mano alle truppe lealiste di Gheddafi che continuano a dare battaglia quartiere per quartiere, casa per casa.
Dopo le voci di un possibile esilio del Raìs libico, è intervenuto il portavoce del governo di Tripoli, Moussa Ibrahim, che ha chiarito che Gheddafi è ancora a Tripoli, ben protetto nel suo quartiere bunker di Bab al Aziziya da cui sta “guidando la battaglia”. Ma la vera grossa sorpresa è arrivata da un altro esponente della famiglia Gheddafi, Saif al Islam, che dato per prigioniero ieri, si è presentato davanti alle telecamere con un folto gruppo di seguaci e si è fatto intervistare anche dalle tv occidentali.
Saif al Islam, considerato il vero pupillo del dittatore libico e ricercato per crimini dal tribunale internazionale, si è sempre presentato come il punto di riferimenti per i lealisti fin dallo scoppio delle ostilità, presentandosi spesso di fronte alle telecamere dei giornalisti. Anche questa notte non ha rinunciato al suo ruolo e, circondato da un centinaio di seguaci armati, ha proclamato “abbiamo spezzato la schiena ai ribelli” asserendo, inoltre, di avere tutto sotto controllo “Tripoli è sotto il nostro controllo. Tutto va bene a Tripoli”. Non si capisce ancora se la notizia del suo arresto diffusa ieri sia dal Cnt che dalla Corte penale internazionale sia stata una bufala o se Saif sia riuscito a scappare dopo la cattura. La probabilità di una fuga è molto alta, visto che il Cnt conferma di aver arrestato Saif domenica scorsa e che anche il fratello, Mohammed Gheddafi, che in un primo momento era stato catturato è poi riuscito a fuggire con l’aiuto di combattenti lealisti.
Dopo i proclami lanciati da Bab al Aziziya, il figlio di Gheddafi, per dimostrare di avere ancora il controllo della città, si è recato anche nei pressi del Hotel Rixos, dove alloggiano i giornalisti occidentali. In un’intervista rilasciata ai giornalisti della Bbc giustificando la sua presenza ha detto, “E' una guerra tecnologica e mediatica e sono qui per confutare tutte le menzogne”.
L a battaglia intanto non si ferma, oltre alle truppe terrestri libiche, sono di nuovo intervenuti i caccia della Nato per bombardare i lealisti e soprattutto il bunker di Bab al Aziziya dove nelle prossime ore si prepara l’attacco definitivo dei ribelli. Oltre al Raìs, ora i ricercati principali solo lo stesso Saif e l'ultimogenito di Gheddafi, Khamis. Gli scontri intanto continuano anche in altre zone della Libia, come rivelano fonti Nato, almeno tre missili scud sono stati lanciati dai lealisti in direzione di Misurata per colpire le truppe ribelli che, invece, stanno cercando di ammassare truppe nella Capitale, per cercare di catturare Gheddafi e porre fine ai combattimenti il prima possibile.