Libia, le truppe di Gheddafi intensificano i bombardamenti. Il dramma di Misurata
Misurata si è convertita nel simbolo della resistenza al regime di Mu'ammar Gheddafi e nell'obiettivo principale delle forze leali del dittatore. La città, situata tra Tripoli e Sirte, sopporta quoitidianamente, da quasi sei settimane, l'assedio delle truppe del regime mentre la popolazione, che soffre di una grave mancanza di alimenti e medicine, sta invocando l'aiuto internazionale.
I ribelli asserragliati in questa città chiave hanno denunciato oggi la volontà del regime di massacrare i cittadini dell'unica città dell'ovest in mano agli insorti. "Ci sarà un massacro se la NATO non interviene con fermezza", ha avvertito un portavoce dei ribelli, che spera in un'intensificazione della pressione militare su Gheddafi come annunciato da Sarkozy e Cameron. L'allarme lanciato dai ribelli arriva dopo una nuova ondata di attacchi di artiglieria gheddafista su Misurata.
Le forze del regime, infatti, hanno lanciato stamattina una pioggia di missili Grad contro diversi obiettivi della città costiera, in oltre novanta minuti di bombardamenti violentissimi. "Hanno sparato contro un'area residenzaile vicina al porto, lanciando almeno 80 missili e uccidendo almeno 8 persone ferendone altre 20", ha detto un portavoce degli alleati all'agenzia Reuters. La stessa fonte ha successivamente assicurato che i morti sono civili e che sarebbero oltre 23, tra i quali molte donne e bambini. La strategia militare di Gheddafi che vuole incrementare dunque la pressione su Misurata ha ridotto a ferro e fuoco la città che sta vivendo una grave crisi umanitaria tanto da costringere il Consiglio Nazionale di Transizione libico ad invocare l'aiuto delle Nazioni Unite affinchè dichiarino Misurata come zona sotto protezione internazionale.
La drammatica situazione che Misurata sta vivendo è stata descritta dalla televisione britannica ITV che ha raccontato di una città completamente in rovina, con edifici, ospedali e strade distrutti. Quella che un tempo è stata la seconda città economica della Libia si è convertita in uno scenario dantesco con centinaia di cadaveri sparsi per le strade e con decine di scuole rase al suolo, cancellate orribilmente dalla mappa, provocando la morte di moltissimi bambini.