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Libia, la NATO bombarda Tripoli: 7 civili morti

Sette civili sono morti ieri dopo un bombardamento della NATO nelle vicinanze di Tripoli. Continuano gli scontri tra le forze leali a Gheddafi ed i ribelli e sarebbero almeno 125 le persone morte negli ultimi due giorni. Italia invierà consiglieri militari a Bengasi.
A cura di Cristian Basile
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LIBIA attacco Nato

Almeno sette civili sono morti ed altri 18 sono rimasti feriti dopo un attacco della NATO a Tripoli, capitale della Libia, così come ha denunciato l'agenzia libica Jana. Secondo l'agenzia i bombardamenti sarebbero avvenuti nella regione di Khellat Al-Ferjan e avrebbero distrutto un numero imprecisato di case "terrorizzando i bambini e le donne della regione".

La notizia è stata confermato anche dalla televisione libica Allibya, la quale aveva annunciato "attacchi aerei che anno provocato diversi feriti tra gli abitanti e la distruzione di molte case", ma è stata al contrario, smentita dalla NATO che ha assicurato di non aver nessuna indicazione sulla possibile morte dei civili. Secondo la Jana altri 4 morti sarebbero stati causati dai bombardamenti NATO nella regione di Bir Al-Ghanam, al sudest di Tripoli.

Intanto ieri Italia e Regno Unito hanno confermato che metteranno a disposizione del Consiglio Nazionale di Transizione, dieci istruttori militari per aiutare i ribelli ad organizzare le strategie di lotta e di difesa contro le forze leali a Gheddafi. Il ministro della Difesa, Ignazio la Russa, ha voluto precisare che quelli che l’Italia invierà in Libia non sono dei consiglieri militari, "ma degli istruttori: la Russa ha infatti sottolineato che i membri del contingente che partiranno per la Libia "non hanno niente a che vedere con i consiglieri militari e sono semplicemente degli istruttori, cioè delle persone che danno nozioni di come un soldato deve muoversi e deve usare gli strumenti a sua disposizione".

Nonostante l'auspicio del Ministro degli Esteri, Abdul Ati al-Obeidi, di libere elezioni in Libia entro sei mesi, i combattimenti continuano in una guerra che fino ad oggi ha provocato più di 10.000 morti ed oltre 55.000 feriti: soltanto nelle ultime 48 ore, almeno 125 persone hanno perso la vita durante gli scontri, tra le quali, due giornalisti inglesi morti a Misurata.

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