Libia, il Parlamento di Tobruk boccia il piano Onu per un governo di unità nazionale
Battuta d'arresto in Libia per la pacificazione del paese: il Parlamento di Tobruk, riconosciuto formalmente dalla comunità internazionale, ha bocciato all'unanimità il piano messo a punto dalle Nazioni Unite per consegnare al paese un governo di unità nazionale. A renderlo noto sono stati i deputati, affermando che comunque continueranno a partecipare ai colloqui di pace. La decisione è giunta poche ore dopo il nuovo appello lanciato dai ministri degli Esteri di Algeria, Francia, Germania, Italia, Marocco, Qatar, Spagna, Tunisia, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti, e dall'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera Federica Mogherini, che avevano chiesto di approvare subito l'accordo.
La decisione, invece, è destinata a far discutere la comunità internazionale, chiamata a un ulteriore sforzo per trovare un nuovo piano d'azione. La Camera di Tobruk ha varato anche lo scioglimento della sua delegazione che negli ultimi mesi aveva partecipato ai lavori diplomatici, annunciando la formazione di una nuova squadra. La decisione del parlamento libico di bocciare l'accordo, dunque, non va letta come una chiusura a nuove future soluzioni, ma come il desiderio di Tobruk di continuare a cercare una soluzione con i rivali di Tripoli e del "secondo" governo libico. A tal proposito, è attesa per oggi la presa di posizione dell'esecutivo di Tripoli sul piano approntato dalle Nazioni Unite. Ieri pomeriggio i membri del partito ‘Giustizia e Costruzione', braccio politico della Confraternita dei Fratelli musulmani che detiene le leve del potere nella capitale, aveva lanciato un appello ai parlamentari ad "assumersi le proprie responsabilità storiche di fronte al conflitto e alle crisi politiche ed economiche che sta affrontando il Paese" e ad "avere un atteggiamento positivo sul dialogo proposto dall'Onu".