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Libia, il Cnt rivendica il diritto di uccidere Gheddafi

Il Consiglio Nazionale di Transizione ha fatto sapere che se il colonnello non si arrenderà, sarà diritto dei ribelli ucciderlo. Ma sul nascondiglio del Raìs non si sa ancora nulla di certo.
A cura di Alfonso Biondi
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Gheddafi

I ribelli vogliono chiudere la faccenda Gheddafi il primo possibile. Dopo l'ultimatum dato al colonnello ai suoi uomini, il Consiglio Nazionale di Transizione rincara la dose. "Se non si arrende è nostro diritto ucciderlo" ha dichiarato Omar Hariri, responsabile militare del Cnt. "E' un criminale, un fuorilegge e se un criminale non si arrende è diritto di chi deve far rispettare la legge farlo uccidere. E lo è dappertutto nel mondo" ha aggiunto Hariri.

L'importante, insomma, è che il Raìs venga messo nelle condizioni di non nuocere più alla Libia e al popolo libico. Costi quel costi. Certamente una resa da parte sua potrebbe salvargli la vita, ma, si sa, stiamo parlando di un personaggio assolutamente imprevedibile. L'annuncio dei ribelli non lascia adito ad ambiguità e arriva alla vigilia della Conferenza di Parigi degli amici della Libia, un summit che avrà l'obiettivo di dare il via libera alla ricostruzione democratica della nazione. Alla conferenza è prevista la partecipazione del presidente del Cnt Mustafa Abdel Jalil e del capo del governo Mahmoud Jibril.

DOV'E' GHEDDAFI?- Mentre i ribelli si affrettano a consolidare il proprio potere nel Paese, ci si continua a chiedere dove si trovi esattamente il Raìs. Omar Hariri è sicuro che Gheddafi sia ancora in Libia ("all'80% è ancora nel Paese"). Secondo quanto riferito da fonti del Consiglio Nazionale di Transizione, il colonnello sarebbe a Bani Walid, nei sobborghi che si trovano a sud-est della capitale. Ovviamente ben nascosto e attorniato dai suoi uomini più fedeli. Molto realistica, però, anche l'ipotesi che il Raìs si sia barricato a Sirte, sua città Natale. Che le due città siano le possibili roccaforti di Gheddafi lo conferma anche il comportamento della Nato che proprio in quelle zone sta concentrando i propri sforzi. Intanto a Tripoli  migliaia di persone si sono ritrovate in piazza Martiri per celebrare l'inizio dell'Id al-fitr, festività musulmana che sancisce la fine del Ramadan. La vera festa, però, potrebbe arrivare tra pochi giorni.

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