Libia: i ribelli libici festeggiano il controllo di Tripoli [VIDEO]
Centinaia di ribelli al Rais si sono riuniti nelle strade della capitale Tripoli per festeggiare il crescente controllo sulla città.
Mentre sacche di lealisti continuano a resistere all'avanzata dei ribelli del Cnt, nelle strade di Tripoli si festeggia quello che per molti è la fine del regime.
In Libia centinaia di ribelli si sono riuniti, ieri in serata, nella Green Square di Tripoli per festeggiare il loro crescente controllo sulla capitale, quella che percepiscono oramai come la fine del regime, anche se sacche di resistenza dei lealisti continuano a costituire una minaccia da parte di un potere, giunto forse ai suoi ultimi colpi di coda, ma che non si è ancora arreso del tutto.
Fuochi di artificio hanno illuminato ieri sera il cielo fra i canti dei ribelli che celebravano la vittoria; "Ora possiamo assaggiare la nostra libertà", ha detto uno di questi combattenti anti regime ad alcuni cronisti accorsi nelle strade di Tripoli; proprio in queste ore è stata diffusa dalla Farnesina la notizia della liberazione dei quattro giornalisti italiani rapiti ieri nella capitale libica.
Intanto, però, continuano le battaglie nella capitale libica, dove sono presenti in alcune zone cecchini che ancora si dimostrano fedelissimi al Rais, che è oggetto di una vera e propria caccia all'uomo promossa dal Consiglio Nazionale di Transizione, con una taglia di due milioni di dollari sulla sua testa e un'amnistia per chiunque lo consegnerà. Un funzionario ribelle libico ha dichiarato che è stato un gruppo di imprenditori di Tripoli ad aver messo a disposizione il denaro come premio per l'arresto e l'uccisione del colonnello Muammar Gheddafi.
Per il momento non ci sono ancora notizie sulla posizione del Rais e le possibili vie di fuga sono molte, anche se in tanti credono che in realtà sia ancora sul suolo libico; lo stesso Gheddafi in un comunicato radiofonico ha assicurato di volere resistere fino alla fine ed ha invitato i suoi fedelissimi a ripulire Tripoli dai traditori.