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Libia, i ribelli annunciano la morte del “macellaio”

Khamis, sesto figlio di Gheddafi, sarebbe morto nel corso di un raid notturno. La notizia, diffusa dai ribelli, non ha ancora trovato conferme ufficiali.
A cura di Alfonso Biondi
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Libia

Khamis, sesto figlio di Muammar Gheddafi, avrebbe perso la vita nel corso di un raid notturno della Nato. Con lui sarebbero morte altre 32 persone. L'attacco mortale si è consumato a Zliten, città a 160 Km a est di Tripoli. A dare la notizia è stato il portavoce dei ribelli di Bengasi Mohammed Zawawi, il quale ha citato fonti dell'intelligence del regime. La notizia, però, non trova ancora conferme ufficiali e, per ora, va comunque presa con le molle: Khamis, infatti, era stato dato per morto già lo scorso marzo sempre a seguito di un bombardamento della Nato che aveva colpito la sua brigata mentre marciava su Bengasi. Pochi giorni dopo, però, l'uomo ricomparve in pubblico.

Sesto figlio nato del colonnello Gheddafi, classe 1983, Khamis era il comandante della 32esima brigata e, visto il suo

Khamis

feroce impegno contro gli oppositori del regime, era stato soprannominato da questi "il macellaio". Se le notizie sulla sua morte venissero confermate, Khamis sarebbe il secondo figlio di Gheddafi morto nel corso di questa guerra; il 1° maggio di quest'anno, infatti, nel corso di un raid aereo su Tripoli restò ucciso suo fratello Saif al Arab Gheddafi . Allora Saif Al Arab si trovava nella sua abitazione e con lui c'era anche Muammar Gheddafi che, però, riuscì a salvarsi miracolosamente. Nell'occasione morirono anche 3 nipoti del colonnello, tutti sotto i 12 anni.

CONTINUANO I RAID- Intanto nella capitale Tripoli continuano i raid notturni della Nato. Ieri, a partire dell'1.30, secondo quanto riportato dalla tv nazionale, le forze dell'Alleanza Atlantica hanno colpito alcuni obiettivi militari e civili a Khellat al Ferjan, nel sobborgo a sud-est della capitale. Il regime, però, non si piega. Ieri il Ministro degli esteri francese Alain Juppè, pur dichiarando che le operazioni militari in Libia non si trovano in una fase di stallo, è stato costretto ad ammettere di aver "sottovalutato la capacità di resistenza delle forze di Gheddafi". In questo senso, anche il missile scagliato contro la fregata italiana Bersagliere potrebbe rappresentare una spia della "vitalità" del regime libico. E con queste premesse, la fine del conflitto si allontana sempre più.

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