Libia, Gheddafi telefona alla tv di stato: La diretta
La situazione in Libia è sempre più drammatica e sono ripresi i brutali attacchi contro i rivoltosi. Dopo che i manifestanti hanno preso il controllo dell'est del paese, Gheddafi sta cercando, nascosto in un bunker di Tripoli, di restare disperatamente al potere. In queste ore continua la dura repressione ordinata da raìs grazie all'aiuto di mercerari del nordafrica. Intanto proprio in questo momento il colonnello Muammar Gheddafi sta parlando in un discorso rivolto alla gente di al-Zawiyah, sulla tv di Stato libica. Ecco la diretta dal sito di rainews24.
Questa volta il messaggio che Gheddafi invia alla Libia è telefonico ed il dittatore non appare nel video: "Non cè nessuna rivolta nel Paese, ma è tutta una messa in scena di Al-Qaeda, che vuole mettere le mani sulla Libia" dichiara il dittatore. "Togliete le armi ai vostri figli e arrestate chi li incita. Porgo le mie condoglianze per le vittime, mi chiedo se Bin Laden aiuterà le loro famiglie. Vi prego non mi deludete o altrimenti ognuno si farà giustizia con le proprie mani. Se non tornate al lavoro interromperemo il flusso di petrolio, e poi come manterrete le vostre famiglie? Fino ad ora qui stavamo bene, avevamo mutui a buon prezzo, che ne sarà del nostro paese se i fondamentalisti vanno al potere?
Poi si paragona alla regina Elisabetta: "Io sono come la regina Elisabetta d’Inghilterra, che non ha il potere di imporre leggi contro la popolazione. Sono soltanto un leader simbolico ormai. Non è una questione di autorità ma di terrorismo. Al Qaida vuole il controllo della nostra nazione così sta sfruttando i vostri figli, non vuole il vostro bene vuole solo uccidere i vostri figli. Questo è quello che vuole Bin Laden, ora sarà felice. Siete il mio popolo Zawiya". Continua il dittatore: "Le richieste non sono della popolazione, ma di Bin Laden che la influenza. Devono essere catturati e portati di fronte alla giustizia. Non si può giustificare questo comportamento. Se la proteste non fosse stata violenta avremmo potuto dialogare. Perché vi siete fatti trascinare da Bin Laden?
Il dittatore continua a negare le proteste: "Le persone che hanno una famiglia non sono per strada, nessuno al di sopra dei venti anni prenderebbe mai parte a questi eventi. Approfittano della giovane età di queste persone, tra i quindici e i diciotto anni e che quindi non sono punibili legalmente. Tenete i vostri figli a casa, stanno andando per strada con le armi e si sentono felici perché agiscono sotto l’effetto delle droghe. Quel che sta accadendo a Zawia è una commedia: gli uomini di Bin Laden hanno distribuito le droghe nell'acqua, nello yogurth, nel cibo agli abitanti, che armati stanno devastando la città".
A Tripoli intanto sarebbero arrivati migliaia di mercenari,rinforzi per Gheddafi, che dopo 42 anni di dittatura,sta cercando di far restare in piedi un regime che però ormai vacilla. La repressione continua durissima e secondo la Comunità araba in Italia le vittime sarebbero 7.000. Di meno rispetto ai 10mila morti di cui si parlava ieri in Libia ma che resta comunque una cifra altissima che potrebbe raggiungere le decine di migliaia nel giro di poche ore.
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