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Libia, Gheddafi Jr: “Tratteremo in modo pacifico con i ribelli”

Gheddafi jr. è convinto che il regime di suo padre tornerà a controllare i territori presi dai ribelli in Libia. Intanto partono dagli Usa le sanzioni contro il regime.
A cura di Fernanda Pica
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la rivolta della libia

La rivolta degli insorti ha raggiunto Tripoli, il centro di rappresentanza politica ed istituzionale del regime, dove solo ieri il colonnello Gheddafi, con il suo discorso in Piazza Verde, aveva lanciato il suo monito contro i ribelli, apparentemente sicuro della vittoria.

E in un clima di forte tensione internazionale, arrivano le dichiarazioni del figlio del dittatore libico, Seif al Islam:"Abbiamo a che fare con dei terroristi; l’esercito ha deciso di non attaccarli e di dar loro l’opportunità di negoziare." e ha aggiunto: "Speriamo di poterlo fare in modo pacifico e lo faremo a partire da domani". Gheddafi Jr. si è detto poi fiducioso sulla riconquista del regime sui territori orientali della Libia, caduti nella mani dei rivoltosi. Tuttavia il quadro che fornisce "Al Jazeera" sul Paese, sembra deludere le aspettative del regime. Con l'aiuto di un numero sempre più crescente di militari, i manifestanti mantengono saldamente il controllo dei centri dell'Est, comprese le aree strategiche dei porti e dei gasdotti. E anche l'intenzione del giovane Gheddafi di "trattare in modo pacifico" con i ribelli, sembra stridere con l'ultima notizia che arriva da Tripoli, dove la polizia rimasta fedele al dittatore, ha sparato sulla folla in protesta, causando diverse vittime.

Nel frattempo, l'Unione Europea ha dato il via ad una serie di sanzioni contro il leader libico, che prevedono il congelamento dei beni della sua famiglia, l'embargo sulle armi e il divieto di vendere strumenti che possono essere utilizzati a reprimere i manifestanti. Molto dura è stata anche la reazione di Barack Obama: "Ha violato le norme internazionali e la comune decenza e deve risponderne", e ha aggiunto "Saremo accanto al popolo libico nella loro richiesta di diritti universali e di un governo che corrisponda alle loro aspirazioni". Come l'Ue, anche gli Stati Uniti prevedono sanzioni nei confronti del dittatore libico, che prevedono anche in questo caso il congelamento dei beni in America della famiglia Gheddafi, e di tutti quegli esponenti del regime libico, responsabili di aver compiuto violenze e abusi contro i manifestanti. Per Lunedì prossimo è previsto l'incontro tra il presidente Obama e il segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon, mentre contemporaneamente, il segretario di Stato americano Hillary Clinton prenderà parte alla riunione del Consiglio diritti umani dell’Onua Ginevra.

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