Tre aerei appartenenti al colonnello Gheddafi si sarebbero levati in volo dall'aereoporto di Tripoli: ecco quanto rivela l'emittente araba Al Jazeera nel corso di questa mattinata. A bordo di uno potrebbe esserci anche il colonnello Gheddafi, che proprio nelle ultime ore aveva ricevuto una sorta di ultimatum dai ribelli che ancora controllano gran parte dell'Est del Paese. Al momento vi sono poche conferme ma la situazione è ancora molto confusa, con combattimenti per le strade di Zawiya e in altre città importanti della Libia orientale.
Le ultime notizie parlano di un aeroporto chiuso, mentre dal velivolo atterrato al Cairo è sceso il generale Abdel Rahman Ben Ali El Said Al Sawi, responsabile delle forniture militari e fedelissimo del Rais, con un messaggio personale ed urgentissimo per il capo del consiglio supremo delle forze armate egiziano, Hussein Tantawi.
AGGIORNAMENTI: La notizia della fuga di Gheddafi al momento sembra dunque priva di fondamento. Anzi, arriva la conferma della presenza nella capitale egiziana del generale libico, uno dei fedelissimi del rais, il quale del resto, soltanto poche ore fa aveva reagito con determinazione proprio all'ipotesi di una No Fly Zone sui cieli libici. Intanto proseguono gli scontri con la dura rappresaglia delle milizie del regime che sta mettendo in ginocchio l'Est del Paese. In particolare, nelle ultime ore si sta intensificando l'offensiva su Zawija, città che la televisione di Stato da per "liberata".
Pare quindi che Gheddafi non sia fuggito dalla Libia. Si accende però un giallo sui tre jet (tre Falcon che possono trasportare 6-8 persone) partiti da Tripoli alla volta del Cairo, di Vienna e di Atene: i jet diretti a Vienna e ad Atene, in base alle ultime indiscrezioni, avrebbero cambiato rotta e si starebbero dirigendo anch'essi vero Il Cairo.
Intanto, fronte Italia, dal comunicato finale della riunione del Consiglio supremo di difesa tenutosi stamane al Quirinale si apprende che "l'Italia è pronta a dare il suo attivo contributo alla migliore definizione ed alla conseguente attuazione delle decisioni attualmente all'esame delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea e dell'Alleanza Atlantica".
