Libia, colpo di mortaio verso l’ambasciata italiana a Tripoli: tre feriti
Un colpo di mortaio sparato durante gli scontri fra milizie a Tripoli si è abbattuto su un albergo situato a poco più di cento metri dall'ambasciata d'Italia ferendo tre persone. Si tratta dell'Hotel Al Waddan, come riferisce il sito Alwasat citando una fonte ufficiale. Fonti locali hanno riferito all'ANSA che l'ambasciata italiana non ha subito danni e che tutto il personale sta bene.
Le autorità libiche hanno temporaneamente sospeso per 48 ore i voli da e per l'aeroporto internazionale di Mitiga, a Tripoli, e dirottato il traffico sullo scalo di Misurata. Lo riferiscono vari media locali libici, specificando che il provvedimento è entrato in vigore ieri dopo che gli scontri tra milizie, dapprima limitati alla zona sud della capitale, hanno interessato anche altre aree della capitale.
"Un colpo di mortaio si é abbattuto sull'hotel Al-Waddan facendo tre feriti fra i civili dopo la violazione della tregua, ha annunciato sabato il portavoce del Servizio di soccorso e urgenze, Osama Ali", riferisce il media libico. Il portavoce "ha aggiunto che un bombardamento di razzi indiscriminato e sporadico contro diverse aree prosegue da sabato mattina", scrive ancora il sito aggiungendo che "un obice si é abbattuto su un'abitazione nella zona di Ashour senza causare perdite di vite umane".
La 7a Brigata di Tarhuna, la formazione ribelle protagonista degli scontri degli ultimi giorni a Tripoli, ha respinto il cessate il fuoco che era stato annunciato ieri e ha promesso di continuare i combattimenti "fino a che non ripulirà Tripoli dalle milizie", accusate di corruzione. Lo riferisce il sito Libya's Observer fornendo dettagli sul terzo cessate il fuoco che sarebbe stato concordato ieri ma violato da vari colpi di mortaio e lancio di razzi oggi.