Libia: attacco al cimitero italiano, profanate le tombe
Nuovo attacco al cimitero italiano di Tripoli, in Libia, a pochi giorni da un primo blitz nello stesso camposanto. Come scrive il quotidiano libico Libya Herald, l'episodio si è verificato intorno alle due nella notte tra domenica e lunedì e il bilancio questa volta è ancora più grave perché una guardia posta a protezione dell'area è stata uccisa e alcune tombe sono state danneggiate. Come hanno riferito alcuni testimoni oculari ai giornali locali, infatti, nell'assalto sono state danneggiate gran parte delle tombe a colpi di Kalashnikov, mentre sono stati distrutti molti documenti conservati nell'archivio del cimitero. Gli assalitori inoltre avrebbero dato alle fiamme i due edifici dei guardiani uccidendo uno di loro. Sempre a quanto riferisce la stampa locale, l'attacco al cimitero, così come il precedente episodio risalente a sabato notte, è da imputare ai sostenitori del defunto rais Muammar Gheddafi. In effetti nel primo assalto di sabato, finito senza conseguenze, decine di sostenitori di Gheddafi sono penetrati nel cimitero sventolando bandiere verdi, ma sono stati cacciati dalle forze di sicurezza prima che potessero fare danni.