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Libia: 10,000 morti e 50mila feriti. DIRETTA TWITTER

Bagno di sangue il Libia dove non si ferma la guerra civile. Ultime stime parlano di 10 mila morti e oltre 50 mila feriti. Mille caduti soltanto nella capitale, Tripoli. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha riferito alla Camera durante il Question Time.
A cura di Alessio Viscardi
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Napolitano riceve Gheddafi

Bagno di sangue il Libia dove non si ferma quella che ormai è una vera e propria guerra civile. Ultime stime parlano di 10 mila morti e oltre 50 mila feriti. Mille caduti soltanto nella capitale, Tripoli. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha riferito alla Camera durante il Question Time. Ha giudicato le stime date dalle tv araba “verosimili”, ma ha smentito con forza che l'Italia abbia fornito razzi ai rivoltosi: “Da Gheddafi violenze inaccettabili. Di fronte a situazione così grave, il Paese sia unito”, l'auspicio del Ministro. Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, mette in allarme su quello che potrà essere il dopo-Gheddafi in Libia anche se trova un auspicio di speranza nel vento della democrazia che sta spazzando il nord Africa : “No a violenze, ma attenzione a quello che accadrà dopo. Evitare derive fondamentaliste”.

Ieri il discorso di Gheddafi alla Libia, in serata il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha richiesto formalmente la fine della violenta repressione ai danni dei manifestanti contrari al regime del Rais. L'Unione Europea ha allo studio delle sanzioni contro il paese nordafricano mentre ci si appresta a fronteggiare un enorme flusso migratorio. Il ministro Frattini ha snocciolato cifre drammatiche per quanto riguarda la ripresa degli sbarchi di clandestini sulle coste italiane dopo la caduta dei grandi regimi dittatoriali del nord Africa: 300 mila immigrati in fuga da Tunisia, Egitto e Libia.

In mattinata una riunione del comitato tecnico di emergenza e monitoraggio del sistema gas ha messo in allerta contro le ultime dichiarazioni di Gheddafi, che potrebbe far bombardare pozzi petroliferi e gasdotti come ritorsione contro l'Europae sempre in tal senso la replica della Farnesina: “A tutto c'è un limite, si è superato sull'accettabilità di comportamenti che stanno offendendo i diritti umani basilari” del popolo libico. Durante l'audizione al Senato sulla crisi libica, il ministra ha sottolneato che “è il momento di dire che la violenza contro il popolo libico non può mai essere giustificata”. L'Italia chiede formalmente al regime libico di cessare ogni violenza contro l'opposizione e di cominciare un dialogo con le forze popolari che si sono mosse negli ultimi giorni.

A Bruxelles, il commissario per i Diritti umani dell'Onu, Navi Pillay, ha ribadito la necessità di istituire una commissione di inchiesta contro Gheddafi: “C'é bisogno immediato di un'inchiesta indipendente per crimini contro l'umanità”. Il commissario chiede un incontro urgente con il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso. Per la Pillay è necessario un mandato intergovernativo, mentre venerdì a Ginevra si terrà la riunione straordinaria dell'Onu per discutere il caso libico e le mosse che l'organismo internazionale intende prendere contro il regime di Gheddafi. Segui la diretta Twitter con tutti gli aggiornamenti!
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