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Liberi i due italiani rapiti in Siria (VIDEO)

I due connazionali sequestrati il 18 luglio sono apparsi sulla tv pubblica siriana in buona salute anche se provati. Oriano Cantani e Domenico Tedeschi lavoravano per l’Ansaldo in una centrale elettrica vicino a Damasco.
A cura di Antonio Palma
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Liberi i due italiani rapiti in Siria

La notizia della liberazione dei due nostri connazionali rapiti in Siria il 18 luglio scorso era stata già diffusa dalla tv siriana ieri sera ma l'unità di crisi della Farnesina che segue la vicenda invitava alla calma in attesa di verifiche. Questa mattina però dopo l'apparizione dei due sulla tv di stato di Damasco i dubbi e le preoccupazioni sembrano spariti. Oriano Cantani, 64 anni, e il collega Domenico Tedeschi, 36anni, sono apparsi provati ma in buone condizioni e raggiunti dall'agenzia Agi hanno assicurato di stare bene. Al momento i due operai che lavoravano per una ditta collegata all'Ansaldo nella costruzione di una centrale elettrica a Deir al Ali, sono ospitati in un albergo della capitale siriana in attesa di esser consegnati alle autorità italiane.

Presto torneranno in Italia – Per il momento ancora non è chiara la dinamica della liberazione né tantomeno del sequestro. I due che si stavano allontanando da Damasco a causa degli scontri che hanno causato migliaia di morti in Siria, sarebbero  stati fermati da uomini incappucciati anche se "è difficile poter dire chi, perché qui la situazione è molto confusa" ha affermato Cantani. Sempre secondo il racconto di quest'ultimo durante la prigionia sarebbero stati spostati diverse volte in vari edifici fino a che dopo una violenta battaglia nella zona dove si trovavano, l'esercito siriano li avrebbe liberati. Ovviamente il racconto resta tutto da confermare una volta giunti al sicuro in Italia. "Il rilascio dei nostri due connazionali da parte dei gruppi che li avevano trattenuti nei giorni scorsi è uno sviluppo molto positivo" ha detto il Ministro degli esteri Terzi confermando che l'unità di crisi è già al lavoro per "favorire una rapida conclusione del caso con il definitivo rientro in Italia dei due cittadini italiani".

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