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Libano, Israele avvia attacco di terra con paracadutisti e commando: “Incursioni limitate”. Raid anche in Siria

Israele ha comunicato di aver avviato operazioni militari di terra in Libano, sostenendo si tratti di incursioni “limitate, localizzate e mirate” nel sud del Paese contro obiettivi di Hezbollah. In azione la 98ª Divisione con paracadutisti e brigate Commando appoggiati da aerei e artiglieria. Per ore esplosioni e grandi colonne di fumo si sono viste su Beirut. Raid israeliani anche in Siria, uccisa giornalista.
A cura di Antonio Palma
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Con un atteso annuncio, l’Esercito di Israele ha comunicato ufficialmente di aver avviato operazioni militari di terra in Libano, sostenendo si tratti di incursioni "limitate, localizzate e mirate" nel sud del Paese contro obiettivi terroristici di Hezbollah nella zona di confine sud. Per tutta la sera e la notte tra lunedì e martedì l’Aeronautica Militare e l'Artiglieria Israeliane hanno preso di mira postazione ed edifici nel sud del Libano in appoggio alle incursioni dei soldati con bombardamenti si diverse zone di Beirut.

L'attacco di Israele in Libano: "Raid limitati, localizzati e mirati"

L'annuncio dell'esercito ha affermato che l'operazione è iniziata poche ore fa e sta prendendo di mira diversi villaggi che rappresentano una minaccia per le comunità settentrionali di Israele. Raid aerei israeliani segnalati però anche nella vicina Siria dove sarebbero stati colpiti leader di Hezbollah durante una riunione con alcuni vertici militari iraniani. I media statali siriani hanno riferito che tre persone sono state uccise e nove ferite in un attacco israeliano a Damasco tra cui una giornalista tv.

“Le Forze Israeliane hanno iniziato raid limitati, localizzati e mirati contro obiettivi terroristici di Hezbollah nella zona di confine del Libano meridionale. L'Aeronautica Militare e l'Artiglieria Israeliane stanno supportando le Forze di Terra con attacchi precisi su obiettivi militari nella zona” recita il comunicato israeliano che aggiunge: “L'IDF sta continuando a operare per raggiungere gli Obiettivi della Guerra e sta facendo tutto il necessario per Difendere i Cittadini di Israele e Riportare i Cittadini del Nord di Israele alle loro Case”.

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In Libano in azione paracadutisti e le brigate Commando

L'esercito israeliano ha affermato in una nota che la 98ª Divisione, che comprende i paracadutisti e le brigate Commando, si è preparata nelle ultime settimane per l'incursione via terra nel Libano meridionale, iniziata lunedì sera. "Dopo mesi di intensa attività nella Striscia di Gaza, durante i quali i soldati della divisione hanno acquisito competenze ed esperienza operativa, sono stati dispiegati nel nord di Israele e ora stanno operando dopo aver apportato gli adattamenti necessari per il combattimento in Libano", si legge nella dichiarazione. L'agenzia di stampa Al Mayadeen, legata ad Hezbollah, riferisce però che non vi è alcuna conferma che le forze israeliane siano entrate nel Libano meridionale.

L'Idf ha ammesso di aver effettuato operazioni segrete di commando negli ultimi mesi nel sud del Libano in vista dell'attacco. Commando, paracadutisti e mezzi corazzati della 7ma brigata si sono preparati nelle ultime settimane per l'operazione. "Abbiamo iniziato con più operazioni di basso profilo, e oggi entreremo in una manovra più significativa e riporteremo i residenti del nord sani e salvi alle loro case. Questa è una questione fondamentale, è dal 2006 che non operiamo in Libano" ha spiegato il comandante dell'unità.

Il portavoce dell'IDF Daniel Hagari ha affermato in una dichiarazione che l'esercito israeliano sta "effettuando incursioni" sulle roccaforti di Hezbollah lungo il confine settentrionale "per sventare un attacco simile a quello avvenuto il 7 ottobre" a cui Hezbollah avrebbe dato il nome di "Cattura della Galilea".  Nella dichiarazione si sottolinea inoltre che Hezbollah "ha trasformato i villaggi libanesi vicini alle comunità del nord di Israele in basi militari pronte per un attacco contro Israele" e che il gruppo "pianificava di usare questi villaggi come basi per un'invasione di terra in Israele". Lo stesao esercito israeliano ha affermato in una nota che nel Libano meridionale sono in corso "intensi combattimenti" con Hezbollah e che i membri del gruppo armato "stanno usando la popolazione civile come scudi umani".

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Esplosioni e bombardamenti su Beirut

Per ore comunque esplosioni e grandi colonne di fumo si sono alzate su Beirut a seguito degli attacchi israeliani che hanno preso di mira la roccaforte di Hezbollah, il quartiere Dahiy, nella periferia meridionale della capitale del Libano. Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) in precedenza avevano emesso ordini di evacuazione per diverse aree nella periferia meridionale di Beirut.

In precedenza anche l'esercito regolare libanese si era ritirato da diverse posizioni lungo il confine con Israele. Le truppe di stanza al confine si sono spostaste rapidamente nella serata di lunedì a bordo di veicoli blindati dirigendosi lontano dal confine.  I funzionari libanesi riferiscono che circa mille persone sono state uccise nelle ultime due settimane dai raid israeliani e quasi un milione di persone sarebbero sfollate dalle zone colpite.

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Gli Usa appoggiano le operazioni israeliani in Libano

Gli Stati Uniti dal loro canto hanno annunciato che sostengono le operazioni israeliane in Libano volte a distruggere le infrastrutture di Hezbollah. Il Pentagono ha comunicato che il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti Austin ha parlato con il Ministro della Difesa israeliano Gallant e concordato sulla necessità di smantellare le infrastrutture di attacco di Hezbollah lungo il confine tra Israele e Libano evitando però una operazione di terra in profondità.

Tajani: "Soldati italiani in Libano al sicuro"

"La situazione è estremamente complicata, ci sono combattimenti in corso, per la massima garanzia è bene che i cittadini italiani se ne vadano dal Libano” ha dichiarato invece ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungendo che “I militari italiani in Libano sono schierati al confine fra il territorio controllato da Hezbollah e Israele, ma sono al sicuro perché sono fermi nelle caserme quindi non si spostano in luoghi poco sicuri".  “Lo stesso Israele ha garantito che farà tutto ciò che deve per la sicurezza dei nostri militari. Israele sta attaccando per creare delle piccole enclave. L'obiettivo di Israele è di spingere Hezbollah oltre il fiume che segna una zona blu. Israele vuole creare una sorta di largo confine fra il Libano e il territorio israeliano, con l'obiettivo di garantire la sicurezza dei civili che vivono al nord di Israele. Quindi le operazioni militari da terra continueranno solo per colpire Hebollah e farla arretrare e testare la loro capacità di reagire" ha spiegato Tajani.

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