Libano, dopo l’esplosione a Beirut torna l’incubo Coronavirus: si teme una nuova ondata di casi
I contagi da Covid-19 potrebbero aumentare in Libano nei prossimi 10 giorni a seguito dell'esplosione che ha devastato Beirut, ha affermato il ministro della sanità locale, Hamad Hassan. “I casi di coronavirus potrebbero aumentare a causa delle interazioni tra feriti e medici senza dispositivi di protezione individuale”, ha spiegato il ministro alla stazione radio Sawt Loubnan, secondo l'agenzia di stampa statale NNA. “A causa dell'emergenza e del panico, sono preoccupato per le cure ricevute dei feriti negli ospedali e che la perdita delle forniture di dispositivi di protezione individuale possa avere un impatto sul numero di pazienti affetti da coronavirus nei prossimi 10 giorni", ha affermato Hassan. Il ministro ha spiegato che gli ospedali da campo di emergenza avrebbero designato settori per il trattamento dei pazienti con coronavirus.
Ospedali intasati
Gli ospedali libanesi sono stati sopraffatti dopo che l'esplosione ha distrutto il porto di Beirut nella giornata di martedì, uccidendo almeno 137 persone e ferendone oltre 5.000. Quattro ospedali sono stati danneggiati nell'esplosione. "Alcuni ospedali, che effettuavano i test e seguivano i pazienti Covid, come il Saint George e Jeatawi sono stati gravemente danneggiati dall'esplosione e si sono dovuti fermare", ha detto all'agenzia Dpa Mahmoud Hassoun, medico del Rafiq Hariri Hospital, che invece continua a effettuare i test.. I test si sono bloccati perché molti ospedali devono fare i conti con questa catastrofe e il gran numero di feriti – ha detto Suleiman Haroun, a capo del Private Hospitals Syndicate – Ora è questa la priorità".
Il coronavirus in Libano
Il Libano ha registrato 209 casi di coronavirus martedì e 146 casi mercoledì, secondo una dichiarazione ufficiale del ministero della Salute su Twitter. Il paese ha avuto un totale di 5.417 casi di coronavirus con 68 morti, secondo la Johns Hopkins University.