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Libano, atterrato a Fiumicino il volo charter con i 178 italiani in fuga da Beirut: “Abbiamo avuto paura”

È atterrato all’aeroporto di Fiumicino ‘Leonardo da Vinci’ il volo charter organizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri con a bordo i 178 cittadini italiani che hanno lasciato Beirut. L’aereo decollato dal Libano è arrivato alle 1.15. “Dopo l’escalation degli ultimi giorni abbiamo deciso di tornare, abbiamo avuto paura”, hanno raccontato i connazionali.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra, gli italiani rientrati dal Libano all'aeroporto di Roma Fiumicino (Foto X Ministro degli Esteri); a destra, bombardamenti a Beirut.
A sinistra, gli italiani rientrati dal Libano all'aeroporto di Roma Fiumicino (Foto X Ministro degli Esteri); a destra, bombardamenti a Beirut.

È atterrato all'aeroporto di Fiumicino ‘Leonardo da Vinci' di Roma il volo charter organizzato con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri con a bordo i 178 cittadini italiani che hanno lasciato Beirut. L'aereo decollato dal Libano è arrivato alle 1.15 di questa notte. Lo ha riferito la Farnesina.

Il ministro Tajani: "Continuiamo a monitorare la situazione"

"Abbiamo invitato tutti gli italiani a lasciare il Libano con voli commerciali, e ci siamo impegnati per incrementarne il numero attraverso voli charter", ha detto il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.

"Continuiamo a monitorare la situazione degli italiani in Libano tramite la nostra Ambasciata a Beirut e l'Unità di Crisi", ha aggiunto, sottolineando che "siamo pronti ad assumere ogni iniziativa per garantire la sicurezza dei nostri connazionali, ma per il momento escludiamo l'ipotesi di un'evacuazione".

Il racconto dei connazionali rientrati da Beirut

Sono arrivati stanchi ma anche felici e sollevati per essersi lasciati alle spalle una "guerra imprevedibile" gli italiani evacuati da Beirut. Tra loro ci sono anche cinque bambini e 4 cittadini finlandesi.

Molti, che hanno il doppio passaporto italiano e libanese, hanno espresso anche la loro tristezza e preoccupazione per la sorte del Paese da cui sono dovuti scappare e delle persone rimaste lì.

"La situazione sta peggiorando e siamo preoccupati per le persone che conosciamo che sono rimaste in Libano – ha raccontato una giovane operatrice di una ong italiana al suo arrivo nello scalo romano -. Sono rientrata con due colleghe. Spero che la situazione possa migliorare presto, ma non penso succederà. Spero si possa fermare tutto questo e di poter tornare presto lì".

Italiani rientrati dal Libano all'aeroporto di Fiumicino.
Italiani rientrati dal Libano all'aeroporto di Fiumicino.

"Abbiamo deciso ieri di venire in Italia dopo che l'Ambasciata ci ha contattati dicendoci che era a disposizione questo charter. – ha spiegato un italo libanese, arrivato con la moglie – Il quadro è assai complicato in Libano ed a questo punto abbiamo valutato che era meglio essere al sicuro in Italia e vedere poi il da farsi, a seconda dall'evolversi della situazione. L'ambasciatore italiano a Beirut ha fatto un lavoro meraviglioso. Ora siamo felici di essere in Italia".

Un altro connazionale: "Dopo l'escalation degli ultimi giorni abbiamo deciso di tornare in Italia. I bombardamenti, dopo le province meridionali, sono arrivati a Beirut. Abbiamo avuto paura. Le esplosioni si sono sentite in tutta la città. Pur stando noi in quartieri tendenzialmente sicuri era impossibile non udirle".

Gli italiani e le italiane evacuati hanno espresso gratitudine per "il buon lavoro del governo italiano", riferendo che l'Ambasciata italiana a Beirut "è stata subito attiva, disponibile, ci ha contattato, tutto è stato veloce e in 24 ore ha organizzato questo viaggio".

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