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“Li ho visti sanguinare sul pavimento”: parla una testimone della sparatoria in Svezia, si cerca il movente

Il racconto di una studentessa testimone della sparatoria verificatasi ieri in una scuola per adulti di Örebro in Svezia: “Un ragazzo accanto a me è stato colpito alla spalla. Sanguinava molto”. Continuano le indagini della polizia: si cerca il movente, il killer avrebbe agito da solo e si sarebbe suicidato.
A cura di Ida Artiaco
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"Un ragazzo accanto a me è stato colpito alla spalla. Sanguinava molto. Quando mi sono voltata, ho visto tre persone sanguinanti sul pavimento". A parlare è Marwa che all'emittente svedese TV4 Sweden ha raccontato il momento esatto in cui ieri ha visto un uomo aprire il fuoco nella scuola per adulti di Örebro, che frequenta, provocando la morte in totale di 11 persone. La studentessa ha ricordato che lei e un altro amico hanno cercato di aiutare il compagno rimasto ferito avvolgendo uno scialle attorno alla sua spalla "in modo che non sanguinasse così tanto".

La polizia sta ancora cercando di capire cosa sia successo esattamente ieri. In primis, secondo gli inquirenti, mancherebbe il movente della sparatoria, il cui responsabile "molto probabilmente" si è suicidato", stando alle ultime informazioni diffuse dalle forze dell'ordine durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina. "Ma tutte le analisi indicano che l'autore abbia agito da solo, senza motivazioni ideologiche", hanno aggiunto.

Il "sospetto è stato trovato morto" dagli agenti durante l'ispezione dei locali dell'istituto e pare che non avesse alcun precedente. Rapporti non confermati citati dai media svedesi parlano di un 35enne del posto con un regolare porto d'armi, non affiliato con nessuna delle bande criminali che stanno terrorizzando la Svezia, con esplosioni di ordigni ormai quotidiane e decine di vittime all'anno.

Il quotidiano Aftonbladet, che ha contattato i parenti del sospetto, ha spiegato che si trattava di un disoccupato che viveva isolato e si era allontanato da famiglia e amici. Ma mancano conferme sull'identità del killer.

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Jonas Claesson, responsabile dei servizi sanitari di Orebro, ha precisato che sei persone con ferite di arma da fuoco sono ricoverate presso l'ospedale universitario cittadino, due delle quali sono al momento ricoverate in terapia intensiva. Il bilancio dei decessi è fermo a 11, incluso l'aggressore: le vittime devono ancora essere identificate.

"Questa è la peggiore sparatoria di massa nella storia svedese", ha dichiarato ieri in conferenza stampa il primo ministro svedese, Ulf Kristersson, confermando che molte "domande sono ancora senza risposta".

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