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Letta: “L’Europa non è una gabbia, da Bruxelles risposte per la crescita”

“La sorte dell’Italia e dell’Europa sono legate l’una all’altra, inevitabilmente legate”. Così Enrico Letta al Senato anticipa i temi dell’imminente vertice europeo di giugno: “Servono misure concrete per la crescita”.
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Torna a parlare nell'Aula del Senato della Repubblica Enrico Letta, in occasione delle comunicazioni sull'imminente vertice straordinario dell'Unione Europea. E lo fa con un discorso marcatamente europeista, in cui ribadisce alcuni passaggi centrali del suo discorso in occasione del voto di fiducia. A partire dalla "cornice ideale" entro cui il Presidente del Consiglio intende impostare la sua reggenza a Palazzo Chigi: "La sorte dell'Italia e dell'Europa sono legate l'una all'altra, inevitabilmente legate. Due destini che si uniscono, due storie che ritrovano senso solo se unite". E proprio il dibattito di oggi in Parlamento è stato fortemente voluto dal governo proprio perché "l'Europa lo merita e lo meritano i popoli europei che fronteggiano la più grossa crisi economica dei tempi recenti" e solo "il Parlamento, espressione della sovranità popolare, al compito difficilissimo di restituire dignità, verità e calore al racconto dell'Europa dei popoli". Un passaggio, quest'ultimo, particolarmente delicato, perché investe il rapporto fra le Aule e l'esecutivo, dopo le polemiche delle ultime settimane (ad esempio sul Def): "Il confronto tra governo e parlamento è un obbligo fissato dalla legge approvata dalle Camere lo scorso anno grazie all'impegno del ministro Moavero. Il confronto tra governo e Parlamento è stato prezioso in passato per la definizione della posizione dell'Italia in Europa".

Nel merito del vertice europeo, Letta esprime l'auspicio che non si tratti di un consiglio di routine, ma di un incontro fondamentale per impostare misure concrete per la crescita, che consentano ai cittadini di lasciarsi alle spalle il fantasma della crisi economica. E soprattutto che dal vertice di Bruxelles esca un impegno concreto per la lotta "alla frode fiscale internazionale": "In una stagione difficile in cui tutti i paesi chiedono sacrifici ai propri cittadini per il risanamento, la lotta alle frodi fiscali è un imperativo morale, un obiettivo ineludibile. L'aspetto centrale di domani riguarda l'affermazione dello scambio automatico di informazioni fiscali come modello standard tra paesi membri estendendo anche la collaborazione tra autorità fiscali includendo tutti i redditi".

Infine, una speranza concreta: quell'abrogazione della procedura di deficit eccessivo il prossimo 29 maggio da parte dell'Europa, che "sarebbe un segnale importantissimo che segnerebbe una nuova rotta tracciata per l'Italia e l'Europa e significherebbe che possiamo cominciare più determinati che mai a fare bene".

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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