Leslie Van Houten, l’angelo della morte di Charles Manson, esce dal carcere dopo 53 anni
Leslie Van Houten, ex adepta della ‘family’, la setta di Charles Manson, è stata rilasciata in libertà condizionale, dopo 52 anni di carcere. La sua scarcerazione era questione di ore, dopo che il governatore della California, Gavin Newsom, aveva rinunciato ad impugnare la decisione di una corte d'appello statale di concederle la libertà vigilata.
Uno degli ‘angeli della morte' della famigerata setta di uno dei criminali più noti della storia degli USA (morto in carcere nel 2017 a 83 anni per una malattia), seminò panico e orrore nella Los Angeles di fine anni Settanta. Aveva 19 anni quando, su ordine di Manson uccise a coltellate Leno e Rosemary LaBianca nel 1969. La coppia, che gestiva un supermercato, fu sequestrata, torturata e uccisa nella loro casa a Los Feliz. In tutto, insieme agli altri adepti, la donna fu colpita 41 volte. Sulla pancia del marito fu incisa la parola “War”, guerra.
"Io e la mia famiglia abbiamo il cuore spezzato perché ancora una volta ci ricordiamo di tutti gli anni in cui non abbiamo avuto mio padre e la mia matrigna con noi", ha detto all'Associated Press Cory LaBianca, figlia di Leno LaBianca. "I miei figli e i miei nipoti non hanno mai avuto l'opportunità di conoscere nessuno dei due, il che è stato un enorme vuoto per la mia famiglia", ha detto ancora Cory La Bianca, che ha 75 anni.
Leslie non prese invece parte al massacro di Cielo Drive, avvenuto poche ore prima, in cui vennero massacrati l'attrice Sharon Tate, sposata con il regista Roman Polanski e all'ottavo mese di gravidanza, tre suoi amici e un ragazzo di 18 anni. Gli omicidi furono commessi da Tex Watson (23 anni), Susan Atkins (21 anni) e Patricia Krenwinkel (21 anni), sotto la guida di Charles Manson.
Leslie Van Houten, oggi 72enne, trascorrerà circa un anno in una casa di accoglienza, imparando "le abilità di base della vita su come andare a fare la spesa e ottenere una carta di debito", ha spiegato la sua legale Nancy Tetreault. "È stata in prigione per 53 anni… non sa neanche usare un bancomat, figuriamoci un telefono cellulare, figuriamoci un computer", ha aggiunto. "È entusiasta e sopraffatta", ha dichiarato inoltre la Tetreault. "È grata che le persone riconoscano che non è più la stessa persona che era quando ha commesso gli omicidi".