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L’esercito israeliano annuncia il recupero dei corpi di 3 ostaggi: c’è anche quello di Shani Louk

L’esercito israeliano ha annunciato di aver recuperato i corpi di tre ostaggi nella Striscia di Gaza. Tra loro c’è anche quello di Shani Louk, la giovane con doppia cittadinanza israeliana e tedesca rapida da Hamas al rave party del 7 ottobre.
A cura di Ida Artiaco
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L'esercito israeliano ha annunciato oggi con un messaggio pubblicato su X di aver recuperato i corpi senza vita di tre ostaggi nella Striscia di Gaza. Si tratta di due donne e un uomo. Tra di loro anche Shani Louk, la 23enne con doppia cittadinanza tedesca e israeliana, rapita lo scorso 7 ottobre da Hamas al Nova Festival nel kibbutz di Re'em.

Insieme a lei, l'IDF ha recuperato anche i corpi di Itzhak Gelerenter e Amit Buskil. I tre stavano assistendo al festival di musica Supernova preso d'assalto il 7 ottobre. Tutti – ha reso noto oggi il portavoce dell'esercito Daniel Hagari – erano riusciti a scappare in un primo momento nella zona di Mefalsim, dove sono poi stati uccisi. I corpi senza vita sono stati portati nella Striscia di Gaza, dove sono quindi stati recuperati nel corso di un'operazione notturna congiunta dell'esercito e dello Shin Bet.

"L'anima tormentata sa che c'è un buco nel cuore da qualche parte a Gaza. Oggi abbiamo avuto una risposta definitiva". Queste le parole di Nissim Louk, padre della 23enne Shani che "irradiava luce, su lei e su coloro che la circondavano, e nella sua morte lo fa ancora. Lei è un simbolo del popolo di Israele, tra la luce e l'oscurità, la sua bellezza interiore ed esteriore che brillava affinché tutto il mondo potesse vederla, è speciale".

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La morte di Shani Louk era stata annunciata dalla mamma poco dopo il sequestro, avvenuto il 7 ottobre. Le immagini che ritraevano la ragazza inerte su un pickup di Hamas avevano fatto il giro del mondo. Addirittura, uno di quegli scatti è stato premiato come Team Picture Story of the Year, "Foto dell'anno" dal Reynolds Journalism Institute dell’Università del Missouri (Stati Uniti), scatenando una serie di polemiche a Tel Aviv.

Lo scatto era stato realizzato da un freelance palestinese dell'agenzia AP, Ali Mahmoud: nell'immagine si vede il corpo seminudo di Shani Louk, con le gambe spezzate, mentre un uomo le sputa sulla testa e altri la deridono, il tutto su un pick up bianco in movimento nel deserto. "I militanti palestinesi tornano nella Striscia di Gaza con il corpo di Shani Louk, una cittadina tedesco-israeliana, durante il loro attacco transfrontaliero contro Israele, sabato 7 ottobre 2023", si legge nella didascalia.

Il papà della ragazza era però intervenuto per mettere a tacere le polemiche: "È positivo che la foto abbia vinto il premio, è una delle foto più importanti degli ultimi 50 anni. Queste sono alcune delle foto che plasmano la memoria umana, l'ebreo che alza le mani, i paracadutisti al Muro del Pianto, foto che simboleggiano un'epoca", aveva commentato alla stampa locale.

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