L’Ema ha approvato il vaccino anti Covid di AstraZeneca-Oxford per l’uso dai 18 anni d’età
Il vaccino anti Covid di AstraZeneca e Università di Oxford ha ottenuto il via libera dall'Ema. Dopo Pfizer e Moderna, anche il siero realizzato dall'azienda farmaceutica anglo-svedese, in collaborazione con l'italiana Irbm di Pomezia, è stato approvato dall'Agenzia del farmaco europea per l'immissione in commercio. Dopo il parare positivo dell'ente regolatore comunitario la palla passa alla Commissione europea che avvierà la procedura per renderlo effettivo in tutti gli Stati membri dell'UE e dello SEE entro pochi giorni. Infine, la decisione dovrà essere accolta dagli enti regolatori nazionali, in Italia dall'Aifa.
"L'agenzia europea del farmaco ha dato l'ok al vaccino Astrazeneca. È una notizia incoraggiante. La battaglia contro il virus è ancora complessa, ma avere a disposizione un altro vaccino efficace e sicuro ci dà più forza nella campagna di vaccinazione", è stato il commento su Facebook del ministro della Salute Roberto Speranza.
Vaccino raccomandato agli over 18
Il vaccino è stato raccomandato a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni senza ulteriori limitazioni.Solo ieri, tuttavia, dalla Germania era arrivato l'avvertimento di usare questo tipo di vaccino solo per under 65. Il motivo, spiegano gli esperti tedeschi, è l'insufficienza di dati a disposizione riguardo all'efficacia nei confronti di persone più anziane, a differenza dei preparati di Pfizer e Moderna. Tuttavia, un punto interrogativo resta sulle varianti del Covid-19. "Non sappiamo ancora se il vaccino AstraZeneca sia efficace di fronte alle mutazioni ed abbiamo chiesto all'azienda di fornire dati, come abbiamo fatto con le altre case farmaceutiche", ha aggiunto la direttrice dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), Emer Cooke, spiegando che il parere positivo al vaccino è stato all'unanimità e basato su un solido dibattito scientifico.
La diatriba con l'Ue
Bruxelles aveva firmato con AstraZeneca il primo di sei contratti con altrettante case farmaceutiche per l'approvvigionamento di vaccini anti Covid ai 27 Paesi membri, per un totale di circa 400 milioni di dosi. All'Italia sarebbero dovuti arrivare nei primi tre mesi del 2021 28 milioni e 269mila dosi, ma entro la fine di marzo le dosi a disposizione saranno meno di 15 milioni, dunque circa la metà di quanto previsto a causa dei ritardi annunciati dall'azienda a causa di un problema che si è verificato sulle linee produttive e che ha ridotto i volumi iniziali di produzione rispetto alle previsioni su cui sono state costruite le tabelle di consegna. Il che ha provocato l'ira di Ue e governo italiano che proprio su questo vaccino avevano puntato tutto.
Le caratteristiche del vaccino AstraZeneca
Dal punto di vista scientifico, il vaccino AstraZeneca-Oxford, sviluppato con la tecnica del vettore virale, ha una efficacia al 60%, ma chi si ammala non ha sintomi gravi. Come ha spiegato qualche mese fa al Sunday Times Pascal Soriot, Ceo di AstraZeneca, "il vaccino garantisce una protezione del 95% dei pazienti -al livello dei prodotti di Pfizer e Moderna- ed è efficace al 100%" nella prevenzione delle forme più gravi delle patologie legate al coronavirus che richiederebbero altrimenti l'ospedalizzazione del paziente. Riteniamo di aver trovato la formula vincente per arrivare all'efficacia che, dopo 2 dosi, è al livello di tutti gli altri. Non posso dire di più perché pubblicheremo i dati". Le dosi non hanno bisogno di essere conservate a temperature molto basse, ma in frigoriferi normali e hanno un costo molto più basso rispetto agli altri.