Le truppe ucraine si stanno arrendendo ai russi a Mariupol?
A Mariupol la situazione è sempre più critica. Si combatte nel centro di una città quasi totalmente distrutta, mentre si rincorrono le voci su una possibile resa delle forze ucraine, fortemente agognata da Putin. I militari del 501° Battaglione del Corpo dei Marines delle Forze Armate dell'Ucraina (APU) si sarebbero arresi "volontariamente" alle truppe russe. Questo l'annuncio del viceministro dell'Informazione della Repubblica popolare di Donetsk (DPR), Daniil Beznosov nel suo canale Telegram, accompagnato da un video nel quale si vede una fila di soldati che sfila con le mani alzate, chiaro segno di resa. "Si sono arresi completamente, si tratta dei 200 sopravvissuti agli scontri", ha detto. In precedenza, il capo della Repubblica cecena, Ramzan Kadyrov, ha evidenziato come si continui a combattere in maniera intensa nella città del Mar d'Azov assediata dalle truppe russe, anche e sopratutto per la sua importanza strategica e comunicativa: “Queste sono le caratteristiche degli scontri urbani, quando puoi aspettarti uno sparo da qualsiasi finestra da parte dell'occupante ucraino".
La smentita del reporter ucraino
L'autenticità del video in questione è stata prontamente smentita dal giornalista di difesa del quotidiano The Kyiv Independent, Illia Ponomarenko: "Quel filmato potrebbe mostrare un mix di soldati ucraini di altre formazioni, inclusa la difesa territoriale locale o il servizio di guardia di frontiera. O potrebbe essere del tutto falso", ha scritto. "Ovviamente, indipendentemente dall'unità a cui appartengono, quei ragazzi sono eroi assoluti che sono riusciti a lottare eccezionalmente contro un nemico straordinariamente forte. Hanno fatto più di quanto chiunque potesse aspettarsi" ha aggiunto il reporter ucraino.
Mariupol, città distrutta al 90%
Quel che è certo è che Mariupol praticamente non esiste più. "La triste notizia è che il 90% delle infrastrutture della città è distrutto e il 40% è irreparabile". Lo ha annunciato il sindaco di Vadim Boichenko aggiungendo che "circa 130.000 abitanti" sono ancora intrappolati nella città portuale perché i corridoi umanitari non stanno funzionando.