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Le stanze segrete di Gheddafi: “Rapiva minorenni e ne abusava per anni” (FOTO)

Un documentario della BBC mostra le stanze nelle quali il leader deposto tre anni fa avrebbe abusato di centinaia di ragazze minorenni, violetandole, picchiandole e sottraendole alle famiglie.
A cura di Andrea Parrella
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A tre anni dalla morte di Gheddafi nuove torbide indiscrezioni continuano progressivamente ad emergere sul conto dell'ex leader libico, deposto ed ucciso nel 2011 (ieri suo figlio Saadi sarebbe stato arrestato in Niger). Tra le vittime dei suoi abusi ci sarebbero state soprattutto un numero consistente di ragazze minorenni, costrette a soggiogarsi ai desideri sessuali del dittatore. A scoprirlo è stata la BBC, che in un documentario pubblicato da qualche giorno ha mostrato le stanze segrete di Gheddafi, ambienti nei quali ordinava di portare ragazze scelte in giro per le scuole e le università, che il leader avrebbe utilizzato a scopo meramente sessuale, tenendole recluse e sottraendole alle famiglie. Sono tante storie che emergono solo oggi, a distanza di tempo, in un ambiente nel quale ricavare informazioni al tempo era pressoché impossibile.

Si parla di ragazze molto piccole, si aggiravano tutte intorno all'età di 14 anni, violentate e picchiate e impossibilitate a fuggire. Le testimonianze affermano che anche chi è riuscita a fuggire è stata inevitabilmente rigettata dalle proprie famiglie musulmane, convinte il loro onore fosse stato leso una volta fatto ritorno a casa. Nelle foto pubblicate dal Daily Mail, anche una stanza dedicata alle visite, affinché prima che Gheddafi potesse abusare delle ragazze, venisse controllato che queste non fossero affette da malattie o infezioni di alcun tipo e, soprattutto, che si potesse procedere all'aborto in caso di gravidanza. Un insegnante di una scuola di Tripoli ha testimoniato sul modus operandi delle guardie responsabili della protezione di Gheddafi: "Semplicemente prendevano le ragazze che volevano. Non avevano coscienza, senza morale, non un briciolo di pietà, anche se si trattava di una bambina". Una madre addirittura denuncia di come la sua famiglia si fosse messa alla ricerca della figlia scomparsa, per poi ritrovarla solo tre mesi dopo, morta, in un campo.  E la paura ancora oggi è dilagante, tanto che molte famiglie hanno paura di parlare della questione apertamente, forse timorosi di ripercussioni nei loro confronti.

Ma non era la sola "perversione" di Gheddafi, costantemente ossessionato dalla possibilità che tutti i suoi interlocutori potessero in realtà essere dei cospirazionisti, oppositori di regime. Il suo potere folle lo conduceva a fare cose del tutto fuori logica. Come quando un medico brasiliano fu condotto segretamente nelle sue stanze per un'operazione di liposuzione alla pancia e un ritocco al viso, per poi fermarsi a metà operazione chiedendo un hamburger. E infine rifiutando l'anestesia generale, al fine di restare vigile e per la paura di essere avvelenato. Ma non finisce qui perché chiaramente, a posteriori, non possono che giungere voci terribili riguardo le follie di regime messe in atto da Gheddafi, come le fucilazioni di massa da parte degli uomini dell'esercito, o come quando una ragazza venne violentata davanti a suo padre per punizione. Un altro testimone afferma che ogni ragazza su cui Gheddafi adottasse metodi violenti e abusi sessuali, successivamente passavano per i suoi figli e infine per le guardie. L'ultima pazzia fa riferimento alle presunte voci secondo le quali Gheddafi amasse far congelare i corpi degli uomini che aveva fatto uccidere, così da poterle visitare e guardare in ogni momento volesse.

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