Le prime sette società russe che falliranno per effetto delle sanzioni contro la guerra in Ucraina
Fitch le ha già declassate e ora sette grandi aziende statali russe sono sull'orlo del default. A colpirle le dure sanzioni economiche dell'Occidente contro Mosca. Si va dall'azienda postale Russian Post, a quella delle ferrovie Russian Railways, passando per la società dedicata allo sviluppo immobiliare e di design delle città Urban Development Corporation.
L'agenzia internazionale di valutazione del credito e rating ha abbassato quest'ultimo per tutte loro da "B" a "C", livello che segnala proprio l'imminente default. La mossa arriva dopo il declassamento del rating sovrano della Russia (cioè le condizioni economiche generali di un Paese, compresi investimenti, trasparenza del mercato e riserve in valuta estera) proprio al grado "C" dello scorso 8 marzo.
"Sebbene molti emittenti abbiano ampia liquidità disponibile per le loro esigenze di servizio del debito in valuta locale – si legge nel report di Fitch – l'agenzia ritiene che il debito in valuta locale non possa avere rating più elevati del debito in valuta estera". Le valutazioni, in particolare riguardano: JSC Russian Post, Russia Housing and Urban Development Corporation JSC, JSC Russian Railways, OJSC Svyazinvestneftekhim, Federal Passenger Company, Rusnano, Avtodor.
Le aziende russe colpite dalle sanzioni sono "imprese strategiche"
Si tratta di grandi aziende, alcune addirittura inserite negli ultimi anni nell'elenco statale delle "imprese strategiche" dallo stesso Vladimir Putin. Russian Post è ad esempio il principale operatore postale del Paese, con circa 390mila impiegati e più di 42mila uffici, nonché quasi il 50% delle azioni di "Pochta Bank". Come i servizi postali italiani offre carte di pagamento, accetta pagamenti di utenze, esegue trasferimenti di denaro, riceve e rimborsa prestiti.
Russia Housing and Urban Development Corporation si occupa dal 1968 di sviluppare progetti per ambienti cittadini confortevoli. E ancora: Russian Railways, con la sua sussidiaria Federal Passenger Company, sono le ferrovie di Stato, gestite in assoluto monopolio. I dipendenti sono oltre 835.000, con 85.000 chilometri di binari. La compagnia determina addirittura circa il 3,6% del Pil della Russia, trasportando la stragrande maggioranza di merci e passeggeri.
OJSC Svyazinvestneftekhim è invece una holding di investimento controllata dalla Repubblica del Tatarstan, una regione della Federazione russa, di cui cura lo sviluppo economico. Rusnano si occupa di nanotecnologie e nano-industria ed è guidata dall'oligarca Anatoly Chubais, lo stesso che negli anni '90 ha avviato le privatizzazioni dell'era Eltsin, prima di Putin. Solo uno dei tanti oligarchi colpiti recentemente dalle sanzioni e dalle restrizioni occidentali.
Infine Avtodor è la società russa che si occupa di infrastrutture e servizi autostradali. Il programma di investimenti a lungo termine della compagnia ammontava al 2020 a 36,4 miliardi di euro e prevede 10,3 miliardi di euro di finanziamenti privati.