Le motivazioni con cui Putin ha premiato come eroi gli autori del massacro di Bucha
"Eroismo e tenacia, determinazione e coraggio". Sono queste le motivazioni con le quali, tramite un apposito decreto, il presidente Vladimir Putin ha premiato una delle brigate russe protagoniste dei primi quasi due mesi di guerra. Il riconoscimento tuttavia non è andato a un gruppo qualsiasi, bensì a quello che ha occupato Bucha e che è maggiormente sospettato dei massacri commessi in una città in cui sono state trovate fosse comuni colme di civili e decine di cadaveri abbandonati in mezzo alle strade. Mykhailo Podolyak, capo negoziatore dell'Ucraina e consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, ha commentato su Twitter: "Mentre qualcuno discute se i crimini russi in Ucraina possano essere chiamati ‘genocidio', la Russia continua a ridere in faccia al mondo. Per atti di eroismo. Intendi per l'omicidio di bambini e lo stupro di donne?".
Il riconoscimento è stato conferito agli uomini della 64a Brigata fucilieri motorizzati, che ha operato nel villaggio di Bucha: si tratta dei principali sospettati delle atrocità e degli abusi commessi contro la popolazione: "Le azioni abili e decisive di tutto il personale durante l'operazione militare speciale in Ucraina sono un modello di esecuzione del dovere militare, coraggio, determinazione e alta professionalità". Il Cremlino non ha fornito indicazioni su dove siano ora, o dove siano stati schierati nelle loro missioni, ma secondo le intelligence ucraine e occidentali, sarebbe questa la brigata che avrebbero realizzato fosse comuni e abbandonando morti uccisi in strada dopo il ritiro dei soldati russi il 30 marzo.
Mosca continua a negare: "Bucha? Una messa in scena degli ucraini"
Il conferimento di un premio ai militari della 64a Brigata non deve stupire più di tanto: il Cremlino infatti ha costantemente respinto le accuse contro i suoi soldati accusando a sua vola Kiev di aver inscenato il massacro, definito "un fake". A sostegno della posizione di Mosca è arrivato anche l'alleato bielorusso, Alexander Lukashenko, che ha consegnato al presidente russo "altri documenti sui falsi di Bucha". Le stesse tv russe hanno descritto quell'orrore come una messa in scena realizzata dai funzionari ucraini con l'aiuto dei Paesi occidentali. "Questo è stato compiuto da professionisti, probabilmente inglesi. Loro sono i migliori nel campo delle operazioni di informazione", ha spiegato il commentatore Gevorg Mirzaryan mostrando le immagini dei corpi in strada Bucha.