Le Isole Pitcairn (56 abitanti, tutti etero) legalizzano le nozze gay
Un altro Paese dice sì ai matrimoni gay. È il Paese meno popolato al mondo, e cioè le Isole Pitcairn, nel Pacifico meridionale. Le quattro isole vulcaniche, in cui vivono i discendenti degli ammutinati del Bounty sbarcati nel 1790, sono territorio britannico d'oltremare. In totale si contano 56 abitanti e tra questi non ci sarebbe alcuna coppia omosessuale desiderosa di unirsi in matrimonio ma legalizzare le nozze tra persone dello stesso sesso rappresenta lo stesso una vittoria simbolica per le comunità gay. Il vice governatore David Lynch ha spiegato che sul cambiamento ha influito l’approvazione delle nozze gay in Inghilterra, Galles e Scozia lo scorso anno. La nuova legge, “Same Sex Marriage and Civil Partnership Ordinance”, è stata approvata all’unanimità dal consiglio locale. Un portavoce del governo ha commentato: “Non è una legge per i nostri abitanti. Ma se sta succedendo nel resto del mondo, perché non deve succedere anche qui?”.
Per sposarsi nelle Isole Pitcairn non è richiesto il requisito della residenza – La notizia che arriva dalle Isole Pitcairn è stata accolta con entusiasmo dagli attivisti gay dell'Australia, Paese relativamente vicino (dista dalle Pitcairn oltre 7mila chilometri) dove il matrimonio gay non è ancora stato approvato. Al Daily Telegraph britannico il direttore dell'associazione australiana Marriage Equality, Rodney Croome, ha parlato della riforma sulle nozze gay come la dimostrazione che gli abitanti delle Pitcairn apprezzano “inclusione e uguaglianza”. “È di sicuro un messaggio positivo”, ha spiegato. Per il matrimonio non occorre la residenza: le Pitcairn Islands potrebbero dunque diventare una meta esotica per quanti, gay e lesbiche, non possono sposarsi nel loro Paese. E questo, eventualmente, non potrà che far bene all’economia del paesino.