“Le indagini a Boston puntano a un terrorista interno”
Proseguono senza sosta le indagini dell’Fbi in merito all’attentato che due giorni fa ha trasformato in un incubo la Maratona di Boston. Per ora non vi è stato ancora alcun fermo ma le ultime notizie fanno riferimento a un “terrorista interno”: a parlare delle bombe di Boston dopo un briefing dei servizi di intelligence è stato il senatore repubblicano Saxby Chambliss che al Washington Post ha spiegato, appunto, che le indagini sarebbero concentrate verso questa pista. Ci sarebbero molte cose che, ha fatto sapere il senatore, porterebbero all’indicazione di un gesto isolato. Restano comunque pochi, per ora, i dettagli forniti dalle autorità. Anche fonti riservate citate dalla Cnn hanno riferito che gli inquirenti seguono l’ipotesi che ad agire durante la Maratona non sia stato né un commando né comunque un gruppo clandestino organizzato. Dunque una sola persona, un terrorista isolato e auto sufficiente, eventualmente senza legami né complici.
L'ipotesi della bomba fatta in casa – E sarebbe questa del terrorista solitario l’eventualità che, secondo quanto hanno ammesso le stesse fonti, preoccupa di più. Tra i materiali utilizzati nell'attacco – così le fonti investigative alla Cnn – tutto fa pensare a una bomba “fatta in casa”: dal timer, alla miscela che compone l'esplosivo, ai chiodi, le sfere e gli altri frammenti metallici, oltre alle pentole a pressione usate come contenitore. In particolare l'esplosivo usato è a bassa velocità, fatto di polveri come quelle che si trovano anche in petardi o materiale pirotecnico. La strage di Boston finora è costata la vita a tre persone e il ferimento di altre 176, diciassette delle quali versano ancora in condizioni critiche. A più di 10 persone i medici hanno dovuto amputare gli arti inferiori dilaniati dalle due esplosioni.