Le immagini del castello di Gaziantep, patrimonio Unesco, distrutto dal terremoto in Turchia
Il terremoto che ha colpito la Turchia provocando migliaia di vittime ha distrutto anche il castello di Gaziantep, che da quasi duemila anni svettava sull'altipiano sito nella parte più occidentale dell'Anatolia sud-orientale del Paese. Quella mastodontica fortezza non esiste più per come la conoscevamo.
Una perdita enorme dal punto di vista culturale dato che il monumento, patrimonio dell'Unesco, era antichissimo. Sono andati distrutti alcuni dei bastioni nelle parti est, sud e sud-est dello storico castello, i detriti sono stati sparsi sulla strada. Anche la cupola e il muro orientale della storica moschea Sirvani, che si trova accanto al castello e che si dice sia stata costruita nel XVII secolo, è parzialmente crollata.
La prima costruzione del castello risale addirittura agli ittiti che edificarono un osservatorio militare migliaia di anni fa, anche se furono poi i romani a realizzare lì la prima vera fortezza tra il II e III secolo dopo Cristo. Nel sesto secolo il castello subì ulteriori ampliamenti e rinnovamenti sotto l'imperatore Giustiniano che fece erigere 36 torri a difesa di un bastione circolare con una circonferenza di circa 1200 metri.
E poi ancora furono i turchi Selgiuchidi a riedificare sull'antica struttura e le antiche mura una nuova fortezza. Durante le Crociate, la città di Antep passò ai cavalieri occidentali nel 1098 e da allora appartenne al Principato di Antiochia. Nel 1230 i crociati cristiani ricostruirono il castello per controllare i commercianti lungo il fiume Orontes.
Dopo il 1480, fortificazioni furono aggiunte per garantire la sicurezza della città sottostante. Durante il regno dell'imperatore ottomano Suleyman I il Magnifico (1520-1566), il castello di Gaziantep subì altre modifiche: gli ottomani cambiarono anche l'aspetto estetico della fortezza, facendola sembrare un'opera d'arte militare, status che ha mantenuto fino ad oggi.
Nel 1940 perse la funzione di difesa della città e divenne un museo di storia, con una vasta collezione di arte e reperti architettonici. Reperti che con ogni probabilità sono andati distrutti con il terremoto di oggi.