“Le gravidanze dopo gli stupri? Volute da Dio”: la frase shock del candidato repubblicano
Bufera sul candidato repubblicano al Senato Usa Richard Mourdock che durante un dibattito televisivo con i suoi rivali politici ad una domanda se fosse favorevole all'aborto ha risposto "la vita è un dono di Dio e penso che anche quando comincia nell'orribile situazione dello stupro, è comunque qualcosa che Dio ha voluto accadesse". Per Mourdock l'unica eccezione per concedere l'aborto è nel caso la madre sia in pericolo di vita. Una frase shock che infiamma lo scontro tra repubblicani e democratici anche nella corsa alla Casa Bianca. Non è casuale infatti che dallo staff del candidato repubblicano alle presidenziali Usa di novembre, Mitt Romney, abbiano immediatamente preso le distanze dalle dichiarazioni di Mourdock. Quanto espresso da Mourdock non riflette le idee di Romney si legge nel comunicato diffuso dal portavoce del candidato repubblicano, ma la questione rischia comunque di coinvolgerlo visto che Romney ha sostenuto fino ad oggi la candidatura di Mourdock in Senato per lo Stato dell'Indiana.
I democratici accusano i repubblicani di voler abolire l'aborto – Del resto simili uscite su temi scottanti come l'aborto non sono certo una novità per i rappresentanti del Tea Party come Mourdock. Ad Agosto anche un altro candidato repubblicano questa volta in Missouri, Todd Akin, se ne usci con una frase che fece scalpore, secondo lui al momento di "uno stupro vero" il corpo delle donne sarebbe capace di "chiudere tutto". Ad ogni modo dell'ennesima gaffe dei repubblicani ovviamente ne hanno già approfittato i democratici che hanno rilanciato uno spot dove Romney appoggia Mourdock, accusando il partito dell'elefantino di voler riportare l’America alle "politiche sociali degli anni '50". Un'accusa non di poco conto in una competizione elettorale per le presidenziali Usa che si gioca sul filo del rasoio.