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Opinioni

Le Femen agli estremisti dell’Isis: “Vi stiamo aspettando e vi combatteremo”

A Parigi le Femen hanno manifestato a seno nudo contro lo Stato Islamico, chiamato a raccolta “tutti gli infedeli“ a resistere e combattere”. La loro performance stavolta non è stata disturbata dal consueto arrivo della polizia. “Noi non siamo le 72 vergini ma vi stiamo aspettando! E vi combatteremo”.
A cura di Sabina Ambrogi
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Una decina di Femen – che godono ormai dell'accoglienza permanente di Parigi – hanno organizzato una performance in strada a seno nudo contro lo Stato Islamico, prima sfilando sugli Champs-Élysées per poi collocarsi in gruppo, vicino all'arco di Trionfo, all'altezza dell'ambasciata del Qatar. Stavolta si è trattato di una chiamata a raccolta di “tutti gli infedeli a resistere”.

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Con a capo la leader Inna Shevchenko, mentre si spogliavano, hanno scandito: “infedeli alzatevi”. Slogan ripetuti per iscritto su degli striscioni rosa, mentre agitavano kalašnikov avvolti in ghirlande di fiori. Una di loro ha recitato una sorta di chiamata alle armi che è anche un manifesto del loro metodo di azione :

Ai cittadini di Francia, d'America e a tutti coloro che sono minacciati dalla jihad dell'Isis.
– Opponetevi a coloro che vogliono fare del male alle vostre sorelle.
– La cosa migliore che possiate fare è dimostrare la vostra opposizione alle idee dello Stato Islamico, che voi siate Francesi, Americani o loro alleati.
– Non chiedete il parere di nessun altro e non cercate alcun sostegno.
– Non abbiate paura di essere politicamente scorretti o intolleranti. Ribellatevi e mostrate la vostra infedeltà allo Stato Islamico. E' solo tramite la critica pubblica delle loro idee che potremo sconfiggerle.
– Preparate dei cartelli di slogan profani per richiamare la loro attenzione. Fate incursioni nelle loro moschee portando avanti delle azioni pacifiste. Bruciate e lacerate le loro bandiere, prendete di mira il loro libro sacro e fate la parodia delle loro preghiere.
– Non lasciate che si compiacciano delle loro idee violente e della loro falsa dottrina. Rifiutate chiaro e forte la loro "morale" ovunque voi siate. Infedeli, ribellatevi all'Isis!
– Trasformate il loro coraggio in paura e la loro violenza in suppliche di grazia del mondo profano.

E poi rivolgendosi direttamente agli estremisti:

Stato Islamico! Non sono gli “umanisti” ad avere cominciato la guerra contro di voi. Voi avete iniziato un'aggressione mondiale contro il nostro mondo libero dalle menzogne della religione e meritate di essere condannati. La pagherete per questo! Isis, questo non è il vostro paradiso promesso, non c'è né Allah né qualche altro leader immaginario. Noi non siamo le 72 vergini ma vi stiamo aspettando! E vi combatteremo.

Le Femen non hanno vita facile quando si tratta dei luoghi sacri occidentali. Solo stavolta nessuno ha reagito. Generalmente, la parte numero due della loro performance prevede un'immancabile reazione della polizia, più o meno violenta, che trascina via le bionde ucraine e affiliate di ogni nazionalità, mentre si divincolano continuando a gridare i loro slogan. “La resistenza al poliziotto” è uno dei loro programmi di allenamento. Non si diventa Femen per caso, ci sono allenamenti e riunioni e programmi. E' un'organizzazione sofisticata che spesso lascia intravedere dei finanziatori importanti. Chi dice che sia Soros, chi come disse Amina, la Femen tunisina che poi si stacco dal gruppo, “anche Israele”.

Al di là di supposizioni c'è da chiedersi se le loro dimostrazioni anti islam “per proteggere le sorelle dal patriarcato” non siano poi, come di fatto è accaduto, puntualmente manipolate anche dall'estrema destra francese, o comunque da un tipo di dibattito pubblico pesantemente anti musulmano, che nulla ha a che vedere con l'estremismo jihadista, ma che rischia tragicamente di restarne impigliato. Siamo davvero sicuri che le Femen abili manipolatrici dei media non lo siano a loro volta? Intanto il crescente malumore contro i musulmani ha tra i molteplici effetti che le donne immigrate, arrivate in Europa celibi e precarie sono sempre più esposte a violenze di ogni tipo.

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Autrice televisiva, saggista, traduttrice. In Italia, oltre a Fanpage.it, collabora con Espresso.it. e Micromega.it. In Francia, per il portale francese Rue89.com e TV5 Monde. Esperta di media, comunicazione politica e rappresentazione di genere all'interno dei media, è stata consigliera di comunicazione di Emma Bonino quando era ministra delle politiche comunitarie. In particolare, per Red Tv ha ideato, scritto e condotto “Women in Red” 13 puntate sulle donne nei media. Per Donzelli editore ha pubblicato il saggio “Mamma” e per Rizzoli ha curato le voci della canzone napoletana per Il Grande Dizionario della canzone italiana. E' una delle autrici del programma tv "Splendor suoni e visioni" su Iris- Mediaset.
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