Le energie rinnovabili donano luce a Dhaubadi in Nepal (VIDEO)
Avere luce e gas in casa sembra una cosa scontata, ma per tante popolazioni che si trovano in diverse zone del mondo, solo sperare di poter avere un po' di corrente elettrica che illumini la propria abitazione di fortuna qualche ora al giorno rappresenta un vero e proprio miraggio. Proprio la natura, però, può dare nuovamente speranza a queste persone che vivono semplicemente e ai limiti della povertà.
Il sole e il vento come fonti di energia: la natura può essere una valida alleata per cambiare la vita degli uomini. In uno sperduto villaggio del Nepal, infatti, l'energia eolica e quella solare fanno hanno fatto davvero la differenza. Il posto di cui vi stiamo parlando si chiama Dhuaubadi e, proprio perché ubicato in una parte remota del paese, non può usufruire dell'energia elettrica elargita dalla nazione. Dopo il tramonto, infatti, come testimoniano diversi abitanti del posto, tutto veniva avvolto dal buio più totale. Niente illuminazione per le strade, né luce nelle case. Ogni movimento era dettato dall'intuizione e dalla capacità di ciascuno di muoversi nelle tenebre.
E a Dhaubadi luce fu: come racconta la donna presente nel video, la prima notte in cui gli abitanti del villaggio hanno potuto godere della corrente elettrica in casa, hanno organizzato un ballo per la felicità e la contentezza di poter ritornare finalmente a vivere dopo il tramonto. Sono stati utilizzati turbine eoliche e pannelli solari per accendere la luce nelle case di 46 famiglie del villaggio. Il progetto è stato lanciato dalla Asian Development Bank ed è stato denominato "Energy for all" (Energia per tutti). Dare corrente elettrica a tutti significa, appunto, migliorare la qualità della vita anche delle persone che abitano in zone rurali ai margini del paese: avere più luce per gli abitanti vuol dire vivere oltre il calar del sole e entrare a far parte di un meccanismo che incentivi anche l'economia locale e abbatta, seppur di poco, le barriere di povertà che attanagliano queste zone povere e isolate.