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Le dimissioni del Papa e quella profezia sulla sua morte

Joseph Ratzinger lascerà San Pietro il 28 febbraio. Un annuncio choc? Forse non è proprio così. Esattamente un anno fa il Fatto Quotidiano lanciò la “bomba” del complotto nei confronti di Benedetto XVI. E qualche giorno dopo un ex vescovo ipotizzò le sue dimissioni.
A cura di Biagio Chiariello
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Benedetto XVI si dimette e  il clamore è immaginabile: molto di rado nella storia un pontefice ha preso questa decisione (celebre quella di Celestino V), in perfetto contrasto con quella del suo predecessore che invece non accettò mai di dimettersi nonostante la grave malattia. La decisione di lasciare il Pontificato ha lasciato sconcertati persino i suoi più vicini collaboratori e ministri del Vaticano, come Angelo Sodano, che l’ha definita "un fulmine a cielo sereno". Eppure se si guarda neanche troppo indietro viene da pensare che l'annuncio (choc) del Papa non è poi così clamoroso. Esattamente un anno (era il 10 febbraio 2012) un articolo del Fatto Quotidiano a firma di Marco Lillo raccontava di una lettera nel quale veniva annunciato un complotto contro il Papa, e si "profetizzava" che da lì a dodici mesi il Pontefice sarebbe morto. Un documento "autentico" di cui Marco Travaglio – un giornalista che ai complotti non ci ha mai creduto – anticipò i contenuti in un collegamento a Servizio Pubblico di Michele Santoro.

Il Fatto: "Entro 12 mesi il Papa morirà" – In sintesi  la lettera – bollata subito dalla Santa Sede ("farneticazioni") – sarebbe stata scritta il 30 dicembre 2011 per mano di monsignor Darío Castrillón Hoyos, cardinale colombiano, e sarebbe stata consegnatao a Ratzinger solamente a gennaio; scritta in tedesco, per evitare il più possibile la fuga di notizie (precauzione che evidentemente non ha funzionato), riportava una dichiarazione del cardinal Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, durante il suo viaggio in Cina nel novembre 2011: "Il Papa morirà entro 12 mesi" e il conseguente timore di Castrillon per l'incolumità del Santo Padre. A proposito del documento, il Fatto Quotidiano sottolineava  altre dichiarazioni fatte dallo stesso Romeo in merito alle presunte divergenze tra Benedetto XVI ed il cardinale Tarcisio Bertone, in merito al "delfino" del Papa, individuato da Ratzinger nel cardinale Angelo Scola in opposizione proprio col Segretario di Stato.

13-02-12, Monsignor Bettazzi: "Credo che il Papa si dimetterà" – Tempo qualche giorno dalla "bomba" lanciata dal Fatto e il 13 gennaio 2012 arrivano le dichiarazioni di Monsignor Luigi Bettazzi, ex vescovo di Ivrea Luigi Bettazzi, ospite della trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora". Alla domanda sulle eventuali dimissioni di Benedetto XVI, l'uomo di chiesa rispose così: “Credo di sì anche se l’hanno smentito. Un vecchio cardinale, però, mi diceva sempre: se il Vaticano smentisce vuol dire che è vero…”. Un anno dopo l'ipotesi si avvera. Aggiunse, inoltre: "io penso che lui si senta molto stanco, basta vederlo, è un uno abituato agli studi e di fronte ai problemi che ci sono, forse anche di fronte alle tensioni che ci sono all'interno della Curia, potrebbe pensare che di queste cose se ne occuperà il nuovo Papa"

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