L’avvocata del marito di Gisèle Pelicot: “Gli uomini che l’hanno violentata sapevano cosa stavano facendo”
Dominique Pelicot, il 71enne accusato di aver drogato e stuprato la moglie Gisèle e di averla fatta violentare per anni anche da decine di sconosciuti, avrebbe "una doppia personalità a causa di un trauma infantile". Lo ha detto Béatrice Zavarro, l'avvocata che difende l'uomo.
Ieri, mercoledì 27 novembre, Zavarro ha detto alla Corte di Avignone che al momento dei fatti per cui l'uomo è sotto processo "c'erano due Dominique, un uomo devoto alla sua famiglia e un altro uomo perverso", come riportato dal Guardian.
La Procura ha chiesto 20 anni di carcere per Pelicot e per gli altri 50 imputati, gli sconosciuti che la polizia è riuscita a rintracciare, sono state richieste pene dai quattro ai 17 anni.
La legale ha anche riferito in aula un messaggio del suo assistito per la moglie: "Ti ho tradita nel modo più osceno, senza di te non sono niente. Giudicami dai momenti migliori della nostra vita. So che un giorno ci incontreremo di nuovo da qualche altra parte, e spero che potremo parlare di tutto questo di nuovo".
Zavarro ha detto di avere “il massimo rispetto” per Gisèle Pelicot e per la sua “dignità”, così come per la sua famiglia, in particolare per la figlia Caroline e le due nuore.
Pelicot ha ammesso di aver drogato la moglie per quasi un decennio, tra il 2011 e il 2020, e di aver permesso a più di 70 sconosciuti di violentarla nella loro casa nel villaggio di Mazan, nel sud della Francia.
Il marito le dava, mescolati a vino e cibo, ansiolitici e sonniferi, stordendola profondamente. La maggior parte dei suoi stupratori ha negato le accuse. Zavarro mercoledì ha invece sostenuto che gli uomini che hanno contattato il marito della vittima sapevano esattamente cosa stava facendo.
"Dovevano sentire la parola ‘stupro' per capire che questa donna era priva di sensi?", ha chiesto. "Lui li stava minacciando? No. Era violento? No. Li stava insultando? No. È responsabile delle azioni di qualcun altro? No.", ha aggiunto.
Dominique Pelicot è stato arrestato nel novembre 2020 dopo essere stato sorpreso a filmare sotto le gonne di alcune donne in un supermercato vicino alla casa della coppia. Sequestrando i suoi dispositivi mobili, gli investigatori hanno successivamente scoperto 20mila video e fotografie degli abusi subiti dalla moglie.
Gisèle è diventata un'icona femminista dopo aver rinunciato al diritto all'anonimato, insistendo affinché il processo si tenesse in pubblico e consentendo che i video delle violenze fossero mostrati in tribunale.
Il caso ha puntato i riflettori sullo stupro da parte dei partner e sul crescente uso di droghe per favorire le aggressioni sessuali. Inoltre, ha acceso il dibattito sulla possibilità di modificare la legge che punisce la violenza sessuale in Francia.
Zavarro ha raccontato di aver incontrato Dominique Pelicot nell'aprile 2021 e di aver appreso delle violenze a cui sarebbe stato costretto ad assistere durante l'infanzia. Il padre dell'uomo avrebbe abusato più volte della madre. Il suo assistito avrebbe anche raccontato di essere stato violentato a 9 anni e di aver assistito a uno stupro di gruppo a 14.
L'avvocata di quello che lei stessa ha definito "il diavolo" ha concluso dicendo: "Forse il peggior nemico di Dominique Pelicot è Dominique Pelicot". La sentenza è attesa per il 20 dicembre.