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Guerra in Ucraina

Lavrov: “Per la Russia una guerra nucleare è inaccettabile”

Serghei Lavrov: “La Russia rimane impegnata con la dichiarazione dei leader dei cinque Stati dotati di armi nucleari del 3 gennaio di quest’anno, che hanno riaffermato il postulato dell’inammissibilità della guerra nucleare”.
A cura di Davide Falcioni
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La guerra nucleare è inaccettabile.

A dirlo, in un'intervista rilasciata al settimanale Argumenty i Fakty, il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, secondo cui la Russia "rimane impegnata con la dichiarazione dei leader dei cinque Stati dotati di armi nucleari del 3 gennaio di quest'anno, che hanno riaffermato il postulato dell'inammissibilità della guerra nucleare" e "in accordo con questo documento, approvato al più alto livello, è necessario prevenire qualsiasi conflitto armato tra Paesi in possesso di armi nucleari".

"Per la Russia politica di deterrenza nucleare puramente difensiva"

Il ministro russo ha ricordato che "il Presidente Putin e i funzionari russi hanno ripetutamente spiegato che la nostra politica di deterrenza nucleare è puramente difensiva. L'uso ipotetico di armi nucleari è chiaramente limitato a circostanze straordinarie all'interno degli scenari definiti nella Dottrina Militare della Federazione Russa e nei Fondamenti della politica statale nel campo della deterrenza nucleare. Questi sono, come si dice, documenti aperti. Tutti possono leggerli".

"Usa e Occidente spingono sulla retorica nucleare"

Secondo Lavrov sono gli Stati Uniti e i loro alleati occidentali a spingere sulla retorica nucleare: "Distorcono la realtà accusando la Russia di essere la fonte di tale rischio. Nel contesto della crisi intorno all'Ucraina, sono gli americani e i loro alleati che stanno attivamente cercando di introdurre la retorica nucleare nel discorso pubblico", ha detto il ministro, che ha poi aggiunto che l'Occidente non riuscirà mai a distruggere l'economia russa e che Washington deve abbandonare le proprie pretese di dominio globale se si vuole spezzare il "circolo vizioso" nelle relazioni tra la Russia e gli Stati Uniti.

Lavrov ha quindi aggiunto: "Vorrei ricordarvi che poco prima dell'inizio dell'operazione militare speciale, parlando alla Conferenza di Monaco sulla politica di sicurezza, Volodymyr Zelensky ha definito un errore il rifiuto dell'Ucraina delle armi nucleari, rimaste sul suo territorio dopo il crollo dell'URSS".

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