L’attrice Polina Menshikh uccisa durante un raid ucraino: si stava esibendo per i soldati russi
Polina Menshikh, attrice russa di 40 anni, è rimasta uccisa in Ucraina sotto i bombardamenti delle truppe di Kiev, secondo quanto dichiarato dal teatro Portal di San Pietroburgo a cui era associata. I fatti sono avvenuti domenica 19 novembre. La donna si trovava nel villaggio di Kumachovo, nella regione occupata di Donetsk, dove stava intrattenendo l’esercito del Cremlino con uno spettacolo musicale.
L'Ucraina ha detto che circa 20 soldati russi sono stati uccisi nell'attacco. Secondo i resoconti locali, la Menshikh si era esibita in una sala da ballo capace di ospitare circa 150 persone.
Sui social media è stato caricato un video che mostra il momento del raid. Una donna, apparentemente la Menshikh, si vede sul palco mentre canta e suona la chitarra, prima di sentire un'esplosione con le luci della sala che si spengono.
La donna è morta in ospedale a seguito delle ferite riportate. In un'intervista alla BBC ucraina, il portavoce dell'esercito ucraino ha confermato la notizia dell'attacco. Oltre a Menshikh nessun civile ha perso la vita, ma due condomini e altri quattro edifici nelle vicinanze hanno riportato ingenti danni strutturali
Nativa della capitale, Polina Menshikh era nota anche come coreografa, regista e drammaturga, nonché come direttrice artistica del teatro Nezhen. Lo studio Portal ha detto che l'imminente rappresentazione di un'opera teatrale che aveva diretto in precedenza sarà dedicata alla sua memoria.
Kumachovo si trova nella regione di Donetsk, nell’area dell’Ucraina orientale occupata dalla Russia dal 2014. Altre zone della regione di Donetsk sono state teatro di feroci combattimenti negli ultimi mesi, in particolare le città di Avdiika e Bakhmut.