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L’assurda bufala di Donald Trump sui migranti che mangiano cani e gatti, spiegata

Durante il dibattito con Kamala Harris, Donald Trump ha ripetuto più volte che a Springfield, in Ohio, le persone migranti provenienti da Haiti starebbero “mangiando i cani, mangiando i gatti, mangiando gli animali domestici delle persone che abitano lì”. La bufala è nata sui social, fatta circolare da ambienti di estrema destra, e non ha nessun fondamento nella realtà.
A cura di Luca Pons
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"Molti non ne parlano perché sono troppo imbarazzati. A Springfield, stanno mangiando i cani… Le persone che sono entrate, stanno mangiando i gatti, stanno mangiando… Stanno mangiando gli animali domestici delle persone che abitano lì. Questo sta succedendo nel nostro Paese". Con queste parole, durante il dibattito presidenziale con Kamala Harris, Donald Trump ha portato apertamente nella politica nazionale una delle questioni che stanno animando la destra statunitense su Internet, secondo cui diverse persone immigrate da Haiti a Springfield, in Ohio, avrebbero mangiato degli animali domestici dei residenti. È un allarme che in realtà non ha alcun fondamento, ma è stato ripreso da figure come Trump, il suo candidato vice J.D. Vance, e Elon Musk. E che si spiega con i pregiudizi razzisti verso le persone immigrate, un caso di cronaca che non ha nulla a che fare con Springfield e la situazione sociale ed economica della città.

Da dove viene la bufala online sui migranti che mangiano cani e gatti

Il caso è partito la scorsa settimana, quando hanno preso a circolare sui social – sempre tramite utenti che rilanciano contenuti di destra – le lamentele di un utente su un gruppo Facebook di Springfield. "Avvertimento a tutti riguardo ai nostri amati animali e chi gli si avvicina! Il mio vicino mi ha informato che un'amica di sua figlia aveva perso il suo gatto […] Un giorno ha guardato verso una casa vicina, dove vivono degli haitiani, e ha visto il suo gatto penzolare da un ramo, come faresti per un cervo da macellare, e lo stavano preparando per mangiarlo. Mi hanno detto che lo stanno facendo anche ai cani".

Uno dei tweet da account della destra online che hanno rilanciato il post su Facebook
Uno dei tweet da account della destra online che hanno rilanciato il post su Facebook

Questo post è stato smentito più volte dalle autorità competenti. La polizia e l'amministrazione di Springfield hanno chiarito che, nonostante abbiano indagato sulla vicenda, non hanno riscontrato nulla del genere: né prove, né segnalazioni credibili, e nemmeno denunce specifiche che riportassero il caso. Eppure, nei giorni successivi la bufala è stata condivisa più volte da account di estrema destra. In poco tempo, milioni di persone hanno visto il racconto di questo post, mentre gli attivisti pro-Trump affermavano che si trattasse ormai una pratica diffusa a Springfield.

Chi l'ha condivisa: J.D. Vance, Elon Musk e poi Donald Trump

Presto a parlare del caso inesistente sono state le figure di vertice del partito Repubblicano, inclusi diversi parlamentari.  Anche l'imprenditore Elon Musk, apertamente schierato con Donald Trump e da tempo vicino agli ambienti della destra online, ha scritto: "Salvateli!", postando un'immagine creata con l'intelligenza artificiale di un gatto e una papera. Si tratta di uno dei molti meme nati dalla bufala, in cui gli utenti mostrano cuccioli di animale – in immagini generate digitalmente – che supportano Trump, o che vengono ‘salvati' dall'ex presidente. Un altro modo per diffondere la falsa notizia, con la scusa che si tratta solamente di una battuta.

Lunedì, il candidato vicepresidente J.D. Vance ha scritto: "Mesi fa, ho sollevato il problema di migranti irregolari haitiani che prosciugano i servizi sociali e in generale creano il caos a Springfield, in Ohio. Ora dei report mostrano che delle persone hanno visto i loro animali domestici rapiti e mangiati da persone che non dovrebbero essere in questo Paese. Dov'è la nostra zar del confine?", ha concluso, utilizzando un appellativo con cui i repubblicani hanno preso a rivolgersi a Kamala Harris.

A quanto risulta, l'unico report a cui Vance faceva riferimento era proprio il post su Facebook fatto circolare da attivisti di destra. Ieri, infatti, è tornato sull'argomento: "Da diverse settimane il mio ufficio riceve segnalazioni da veri residenti di Springfield che dicono che gli animali domestici dei loro vicini o la selvaggina locale sono stati rapiti da immigrati haitiani". Anche di questo, però, non ci sono prove. Come dimostra l'aggiunta di Vance: "È possibile, ovviamente, che tutte queste voci si riveleranno false".

Nello stesso tweet, il candidato vicepresidente ha cambiato argomento: "Sapete cosa è confermato? Che un bambino è stato ucciso da un migrante haitiano che non doveva essere qui". Il riferimento è al caso di Aiden Clark, 11enne morto in un incidente stradale nell'agosto dell'anno scorso. Nell'incidente era coinvolto anche un uomo haitiano, che in tribunale ha confermato di trovarsi negli Stati Uniti legalmente, con asilo temporaneo. Da mesi, i genitori di Aiden Clarke rivendicano che loro figlio "non è stato assassinato" – come ha ripetuto anche il padre ieri a Nbc – e chiedono che i Repubblicani che usano l'incidente come "uno strumento politico" si scusino.

Cosa c'è davvero dietro la bufala

La scelta di Vance di fare una parziale retromarcia sulla bufala di cani e gatti e parlare di un altro incidente che riguarda una persona haitiana ha mostrato quale sia il tema di fondo: l'ostilità nei confronti delle persone migranti, in questo caso di quelle provenienti da Haiti. Un'ostilità che non è nata da pochi giorni, naturalmente. Non è chiara la data del post originale su Facebook da cui è partita la bufala, ma ha iniziato ad avere grande circolazione all'inizio di settembre.

Eppure già un mese prima, a inizio agosto, Npr ha riportato che sul social di estrema destra Gab un utente avrebbe commentato alcune foto di un gruppo neo-nazista che protestava a Springfield contro le persone migranti provenienti da Haiti: "Quando gli haitiani invadono una città gli animali iniziano a sparire". L'accusa a sfondo razzista di mangiare animali domestici nei confronti di persone immigrate non è cosa nuova, ma è possibile ricostruire, almeno in parte, da dove è nata la bufala o comunque cosa ha aiutato a farla crescere proprio adesso.

A far esplodere la bufala potrebbero essere stati due elementi. Il primo: a fine agosto un residente di Springfield si è lamentato, durante un incontro municipale, di aver visto dei migranti mangiare delle anatre che avrebbero catturato al parco. Anche il video di questo intervento è finito sullo stesso social di estrema destra, diffuso da un componente del gruppo neo-nazista che aveva marciato nella città.

Il secondo elemento invece è un caso di cronaca verificatosi a Canton, sempre in Ohio, ma a quasi 300 chilometri da Springfield. Qui il 16 agosto una donna di nome Allexis Telia Ferrell è stata arrestata con l'accusa di aver ucciso e mangiato un gatto. Video delle bodycam della polizia mostrano il momento dell'arresto, mentre la donna – in apparente stato confusionale – si trovava ancora vicino all'animale. Nonostante il caso si sia verificato a centinaia di chilometri di distanza da Springfield, e nonostante un portavoce della polizia abbia chiarito che Ferrell non è affatto un'immigrata, ma una "residente di Canton da tutta la vita", su Internet il caso – riportato in termini approssimativi o falsi – ha contribuito a gonfiare la campagna razzista della destra.

Perché la falsa storia di cani e gatti scomparsi è nata proprio a Springfield

Perché la bufala si è incentrata proprio su Springfield, in Ohio? Al di là di un post infondato su un piccolo gruppo Facebook locale, e di un caso di cronaca più di 250 chilometri di distanza, è vero che Springfield sta attraversando un periodo di tensioni legate all'immigrazione. Si tratta di una città di poco meno di 60mila abitanti, che dopo la recessione del 2007-2009 si è trovata in difficoltà economica e con un calo della popolazione.

Nella fase della ripresa dopo la pandemia da Covid-19, c'è stata una ripresa delle attività di manifattura e di magazzinaggio legata a grandi catene. Così, è aumentata la domanda di lavoro. Nel frattempo, ad agosto del 2021 Haiti è stata colpita da un terremoto di magnitudo 7.2 che ha causato migliaia di vittime. Pochi mesi prima, gli Stati Uniti avevano lanciato un programma per regolarizzare oltre 150mila haitiani che si trovavano negli Usa e non potevano tornare a casa.

Fatto sta che, per una combinazione tra le nuove possibilità di lavoro a Springfield e la situazione di Haiti, si stima che negli ultimi quattro anni siano arrivate tra le 12mila e le 20mila persone migranti nella città dell'Ohio. Molte erano haitiane. Contrariamente a quanto affermato online dall'estrema destra, questi arrivi non sono avvenuti in modo irregolare: nella grandissima maggioranza dei casi si tratta di persone con permessi di soggiorno e documenti.

Per un centro che, come detto, ha circa 60mila abitanti, questo è stato un flusso significativo e complicato da gestire. Nonostante abbia contribuito a fermare il calo demografico, ha anche aumentato la pressione sul sistema scolastico, sanitario e abitativo. Sono sorti anche dei malumori, di cui i repubblicani hanno cercato di approfittare. Glenda Bailey – consigliera comunale, e una delle persone più attive in città contro l'immigrazione – ha accusato la comunità haitiana di portare malattie, effettuare riti voodoo e formare gang criminali. In questo contesto, a pochi mesi dalle elezioni, è quindi nata la bufala sul mangiare cani e gatti. Un allarme senza prove, montata fino a giungere nel dibattito presidenziale tra Kamala Harris e Donald Trump.

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