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Lasciano tutto e vanno a vivere in una foresta: i loro corpi trovati mummificati un anno dopo

I corpi decomposti e parzialmente mummificati di due sorelle americane e del figlio minorenne di una delle due sono stati ritrovati in un’area di campeggio in Colorado da un escursionista. Lo scorso luglio avevano decidere di lasciare tutto e di andare a vivere nella foresta: “Uccisi dal freddo o morti di stenti”.
A cura di Ida Artiaco
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Dopo la pandemia di Covid-19 avevano deciso di lasciare tutto e di andare a vivere in una foresta. Ma durante l'inverno il freddo e la mancanza di cibo li ha colti alla sprovvista uccidendoli. I loro corpi decomposti e parzialmente mummificati sono stati ritrovati solo qualche settimana fa da un escursionista in un remoto campeggio del Colorado.

È questa la storia di Christine Vance, 41 anni, della sorella Rebecca Vance, 42 anni, e del figlio di quest'ultima, che di anni ne aveva solo 14, tutti originari di Colorado Springs. La conferma che i cadaveri ritrovati appartengono a loro è arrivata dal medico legale della contea di Gunnison, Michael Barnes.

Due corpi sono stati trovati in una tenda da campeggio nella foresta nazionale di Gunnison a circa nove miglia da Ohio City, un altro era poco distante. Mostravano segni di malnutrizione. Anche se la causa della morte deve ancora essere determinata, mentre le autorità attendono i risultati dell'autopsia e delle analisi tossicologiche, è possibile secondo gli inquirenti che i tre possano aver ceduto alla fame, alle temperature gelide o all'avvelenamento da monossido di carbonio per aver tentato di accendere il fuoco per stare al caldo.

Sempre il dottor Barnes ha aggiunto che i tre avevano iniziato a vivere nel campeggio nel luglio del 2022 perché volevano vivere senza alcun contatto col mondo esterno. È stato un escursionista il 9 luglio scorso a trovare i cadaveri e da allora le autorità hanno lavorato a lungo per identificarli. Accanto ai corpi sono state ritrovate scatole di cibo vuote, libri e un'area bagno. Gli inquirenti non hanno trovato nessun veicolo o armi da fuoco nel campeggio, da qui la conferma che siano morti di stenti.

Trevala Jara, la sorellastra di Rebecca e Christine, ha detto alla stampa locale che le due donne le avevano parlato dei loro piani l'anno scorso: "Avevamo provato a dissuaderle, ma non ci hanno ascoltato, avevano già deciso. Non volevano dirci neanche dove sarebbero andate. Non si può pensare di cambiare di vita solo dopo aver letto delle informazioni su internet. Sono morte di fame perché non erano preparate".

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