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L’arcivescovo che vuole le dimissioni del Papa ha scritto a Trump una lettera “incredibile”

Il Presidente USA ringrazia monsignor Viganò per l’endorsement, il vescovo moralizzatore che da anni chiede la testa di Bergoglio. Secondo l’ex nunzio apostolico, le proteste di Black Lives Matter per la morte di George Floyd fanno parte di una campagna orchestrata dai “figli delle tenebre” contro i “figli della luce”, di cui fa parte Trump.
A cura di Biagio Chiariello
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“Così onorato dalla lettera incredibile dell’arcivescovo Viganò per me. Spero che ognuno, religioso o no, la legga!” Donald Trump ha condiviso su Twitter una lettera inviatagli da Carlo Maria Viganò, l’arcivescovo ed ex ambasciatore del Vaticano negli Stati Uniti, in cui il religioso elogia e difende l’operato del presidente USA nella gestione delle proteste provocate dalla morte dell’afroamericano George Floyd ucciso da un poliziotto bianco lo scorso 25 maggio a Minneapolis. “Signor Presidente, stiamo assistendo in questi mesi al formarsi di due schieramenti che definirei biblici: i figli della luce e i figli delle tenebre”, scrive. Ovviamente Trump fa parte dei figli della luce.

Il legame fra Viganò, le opposizioni a Papa Francesco, e ambienti ultraconservatori americani è noto da tempo. Già nel 2018 chiese le dimissioni di Bergoglio e nel frattempo lo ha accusato di essere “dalla parte del Nemico”, cioè Satana, e guidare con un “falso magistero” una Chiesa che vuole essere “braccio spirituale del Nuovo Ordine Mondiale e fautrice della Religione Universale”.

Nella lettera l'ex nunzio apostolico negli Stati Uniti ha affermato che le misure di quarantena contro il Covid 19 e poi le proteste dei Black Lives Matter fanno parte di una sofisticata campagna orchestrata dai "figli delle tenebre", vale a dire il ‘deep state' che punta a spodestare Trump dalla Casa Bianca.

Trump ha postato il tuo tweet sul link al sito antiabortista LifeSiteNews con il testo integrale della lettera datata 7 giugno. In questa il prelato fa riferimento agli "schieramenti biblici" opposti. Da una parte, come accennato, i “figli della luce, animati dal desiderio di compiere il bene, essere onesti, costituire una famiglia, impegnarsi nel lavoro, dare prosperità alla Patria”. Dall'altra i figli delle tenebre “che servono se stessi, non hanno principi morali, vogliono demolire la famiglia e la Nazione”.

“È di tutta evidenza che il ricorso alle proteste di piazza è strumentale agli scopi di chi vorrebbe veder eletto, alle prossime presidenziali, scrive Viganò. Che sulla gestione delle proteste sorte dopo l’uccisione di George Floyd aggiunge: “Ritengo che l'attacco di cui Ella è stato oggetto dopo la visita al Santuario nazionale San Giovanni Paolo II faccia parte della narrazione mediatica orchestrata non per combattere il razzismo e per portare ordine sociale, ma per esasperare gli animi”. “Ed è sconcertante che vi siano vescovi” che “danno prova di essere schierati sul fronte opposto”. In merito alla pandemia l'arcivescovo si dice sicuro che “le indagini già in corso sveleranno le vere responsabilità di chi ha gestito l'emergenza Covid non solo in ambito sanitario, ma anche politico, economico e mediatico”.

Trump, secondo Viganò pagherebbe il suo difendere determinati valori: “Per la prima volta gli Stati Uniti hanno in Lei un Presidente che difende coraggiosamente il diritto alla vita, che non si vergogna di denunciare le persecuzioni dei Cristiani nel mondo, che parla di Gesù Cristo e del diritto dei cittadini alla libertà di culto”.

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