L’annuncio di Trump: “Ucciso il leader dell’Isis, la sua miserabile vita è stata interrotta”

"Oggi il leader fuggitivo dell’Isis in Iraq è stato ucciso. È stato braccato senza sosta dai nostri intrepidi combattenti. La sua miserabile vita è stata interrotta, insieme a un altro membro dell’ISIS, in coordinamento con il governo iracheno e il governo regionale curdo. Pace attraverso la forza!”. Con queste parole, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato attraverso il suo social media, Truth, l’eliminazione di Abdallah Makki Muslih al-Rufayi, ritenuto il principale leader locale del sedicente Stato Islamico in Iraq.
La conferma della sua morte è arrivata anche dal primo ministro iracheno, Mohammed Shia al-Sudani, che ha ribadito la pericolosità del jihadista, considerato uno dei terroristi più ricercati a livello globale. "Era tra i più pericolosi in Iraq e nel mondo", ha dichiarato al-Sudani con un messaggio pubblicato sulla piattaforma X, sottolineando l'importanza dell’operazione condotta dalle forze irachene con il supporto della coalizione internazionale.
Al-Rufayi, noto anche con il nome di battaglia "Abou Khadijah", era ritenuto il "vice del Califfo" dell’ISIS e governatore delle province siriane e irachene controllate dall’organizzazione. Figura chiave nella rete jihadista, era finito nel mirino di Washington già dall’estate del 2023, quando gli Stati Uniti lo avevano inserito nella lista delle sanzioni per il suo ruolo nella gestione delle operazioni esterne del gruppo terroristico.
Secondo quanto riferito dal Comando centrale americano (Centcom), al-Rufayi è stato eliminato grazie a un attacco aereo di precisione condotto nella provincia di al-Anbar, nell’Iraq occidentale. L’operazione, pianificata con il supporto dell’intelligence irachena, si è conclusa con l’uccisione anche di un altro esponente dell’ISIS, il cui nome non è stato ancora reso noto.
L’attacco rappresenta un duro colpo per l’organizzazione terroristica, che negli ultimi mesi ha cercato di riorganizzarsi in alcune aree del Medio Oriente. L’ISIS, sebbene ridimensionato rispetto ai tempi in cui controllava vaste porzioni di territorio, continua a costituire una minaccia nella regione, con cellule attive che conducono attacchi mirati contro le forze di sicurezza irachene e la popolazione civile.
L’eliminazione di al-Rufayi potrebbe indebolire ulteriormente la leadership del gruppo e ridurre la sua capacità operativa nel breve termine, ma gli esperti avvertono che la lotta contro il terrorismo non è ancora finita.