L’annuncio del rettore talebano a Kabul: “Le donne non potranno frequentare l’Università”
Nessuna donna potrà frequentare l'Università di Kabul, almeno fino a quando "non verrà creato un ambiente islamico". L'annuncio arriva dal nuovo rettore dell'Istituto universitario della capitale afghana, Mohammad Ashraf Ghairat, attraverso il suo account Twitter. Si tratta di una decisione che segue quelle già prese nei confronti delle donne che ora rischiano di sparire dalla vita pubblica: dal giorno della salita al potere infatti i Talebani hanno prima vietato alle dipendenti del comune di Kabul di andare a lavorare e poi alle studentesse di tutto il paese di frequentare la scuola. Le donne possono andare all'università, nel resto del Paese solo se separate dagli uomini, ma l'obiettivo è quello di far sì che abbiano solo insegnanti donne, cosa per il momento irrealizzabile: "A causa della carenza di docenti donne, stiamo lavorando a un piano per consentire ai professori di insegnare alle studentesse da dietro una tenda. In questo modo si creerebbe un ambiente islamico per consentire alle studentesse di ricevere un'istruzione", ha spiegato il neo rettore su Twitter.
Cosa è cambiato per le donne dall'arrivo dei Talebani
Mentre questa mattina ha spiegato che anche gli uomini dovranno cambiare i loro comportamenti e attenersi alle regole dell'Islam, a partire dal tipo di abbigliamento che non potrà più strizzare l'occhio all'Occidente. Dunque così come annunciato anche nelle precedenti occasioni i Talebani starebbero pensando a un piano per reintrodurre in sicurezza e secondo le regole della Sharia le donne all'interno della società. Ma la paura è che il neo governo talebano riporti in auge il periodo in cui i miliziani dell'Emirato Islamico hanno messo ai margini le donne sottoponendole a violenze e matrimoni forzati, privandole della propria libertà e di un'istruzione. In poco più di un mese le donne sono scomparse dalle strade, hanno rinunciato a lavoro e istruzione per mano di un governo formato da soli uomini. Infine il ministero degli Affari femminili è stato sostituito dal ministero per “la diffusione della virtù e la prevenzione del vizio”.