L’annuncio del ministro Lavrov: “Possibile compromesso tra Russia e Ucraina, accordi vicini”
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha annunciato che quelli tra Russia e Ucraina sono "negoziati difficili", ma "c'è la possibilità di arrivare a un compromesso" e si è "vicini a raggiungere alcuni accordi". Il diplomatico russo ha dichiarato, secondo quanto riportato dalla Tass, che alcune formulazioni di accordi con l'Ucraina sono prossime a essere raggiunte, con uno status neutrale per Kiev in "seria" considerazione. Sempre secondo Lavrov, sul tavolo ci sono ancora delle questioni importanti, come l'uso della lingua russa in Ucraina e la libertà di espressione. Il ministro degli Esteri di Putin ha detto di fidarsi dei negoziatori, che gli parlano di una situazione complicata ma sono fiduciosi che un compromesso sia possibile.
A tre settimane dall'inizio della guerra in Ucraina, scatenata dall'invasione russa voluta da Putin, la svolta si potrebbe avvicinare davvero: dall'inizio della settimana i colloqui tra le due delegazioni – arrivati al quarto round – si sono intensificati, tanto che il presidente ucraino Zelensky ha parlato di spiragli di pace. La Russia è pronta a cercare qualsiasi soluzione per garantire la sicurezza, sia la propria, che per l'Ucraina che per l'Europa, ha insistito Lavrov. Ma attenzione: "Si deve fermare l'espansione della Nato". Poi il diplomatico ha dichiarato che l'Occidente non aveva intenzione di risolvere pacificamente la questione ucraina, spiegando così il motivo dell'intervento russo.
Quanto alla prosecuzione dei colloqui, Lavrov ha continuato: "La Russia è pronta a nuovi contatti con la parte ucraina in futuro". E ha precisato: "Abbiamo parlato, ed è bene. Ma anzitutto è auspicabile capire quale valore aggiunto possano portare tali contatti. E anche capire se queste proposte di creare nuovi canali di comunicazione possano interagire con il funzionamento del processo negoziale sostenibile attraverso il canale bielorusso". Insomma, da un lato sia da parte russa che da parte ucraina arrivano i primi annunci di seri passi avanti, dall'altro – però – non c'è ancora nulla di concreto.
Certo i passi pubblici di Zelensky ci sono stati: prima ha detto di essere aperto al riconoscimento di Crimea e Donbass, poi ha chiarito – ieri – che di entrare nella Nato non se ne parla. E su questo punto è incentrato il negoziato, come ha fatto capire Lavrov spiegando che lo status neutrale per Kiev viene "seriamente considerato". Se questa sia una possibile svolta a livello diplomatico lo dirà solo il tempo, però. E il prossimo incontro tra le due delegazioni.