Lancio di missili balistici ed esercitazioni militari: la Russia mostra la sua potenza
"Il sottomarino nucleare russo Novomoskovsk della Flotta del Nord ha lanciato con successo un missile balistico intercontinentale ‘Sineva' dal Mare di Barents al campo d'addestramento di Kura, in Kamchatka", così dal Cremlino hanno annunciato oggi il nuovo lancio del razzo militare russo, aggiungendo: "Il lancio è stato effettuato da una posizione sommersa e la testata del missile è arrivata al campo d'addestramento di Kura al momento designato". Un annuncio in pompa magna rilasciato a tutti i media ma che è solo l'ultima di una serie di manovre militari ed esercitazioni che da alcuni mesi Mosca ha deciso di mettere in campo per mostrare la propria potenza militare.
Un altro lancio di un missile strategico da un sottomarino della Flotta del Pacifico è stato annunciato sempre oggi dal Ministero della Difesa di Mosca mentre vari sistemi di lancio mobili di missili balistici tattici sono stati schierati nei giorni scorsi a Kaliningrad enclave russa in piena Europa, tra Polonia e Lituania. "Queste unità missilistiche sono state schierate più di una volta nella regione e lo saranno ancora come parte di una esercitazione militare delle forze armate russe” ha sottolineato il portavoce del ministero della Difesa aggiungendo con sfida che sono stati volutamente esposti alla vista di un satellite spia americano.
In effetti per molti analisti quelle della Russia sembrano manovre messe in atto proprio a seguito del clima sempre più teso con l'occidente. Tensioni cominciate due anni e mezzo fa con la crisi ucraina e la conseguente invasione della Crimea e inaspritesi con la guerra in Siria e culminati con un blocco di fatto delle relazioni diplomatiche tra i due schieramenti. Tensioni che stanno facendo crescere la sindrome da accerchiamento in Russia dove qualcuno già parla di scorte di cibo per la popolazione, come accaduto a San Pietroburgo, e rifugi anti atomici, come accaduto alla periferia sud di Mosca.
"Ultimamente sentiamo molte accuse dei nostri soci occidentali, preoccupati per livello crescente di preparazione e capacità militare delle nostre forze armate. Sono condizioni necessarie a garantire la prontezza al combattimento dell'esercito di qualunque Paese", ha gettato acqua sul fuoco il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, assicurando: "Le attività pianificate della nostra preparazione operativa e di combattimento non sono segnali contro nessuno né tanto meno minacce"